Corigliano:Tributi tolleranza zero per abusi
Spese per il personale, utenze a rete, spese generali di funzionamento e manutenzione. Continuità e mantenimento dei servizi essenziali, l’Esecutivo GERACI approva il PEG 2015, l’esercizio e la gestione provvisoria. – TRIBUTI, TOLLERANZA ZERO E DISTACCO PER LE UTENZE MOROSE.
A darne notizia è l’assessore al bilancio Vincenzo IANNUZZI che coglie l’occasione per invitare i contribuenti a regolarizzare eventuali abusi in materia di tributi, onde evitare denunce all’autorità giudiziaria.
Il cumulo dei tributi e tariffe non pagate dai cittadini – dichiara – ha raggiunto livelli insostenibili, pari a un carico di circa 18 milioni di euro. Ciò costituisce uno dei più gravi elementi di criticità rilevati dalla Corte dei Conti. Il mancato incasso – precisa l’assessore – impedisce al Comune di onorare i propri impegni e grava pesantemente sul bilancio dell'ente in termini di interessi da pagare e, quindi, di risorse sottratte ai servizi offerti dal comune. Solo per il servizio idrico integrato le somme da riscuotere superano i 4.000.000 di Euro. L’Amministrazione Comunale non intende tollerare oltre i comportamenti fra i furbi che non pagano e i cittadini che pagano regolarmente anche per gli evasori.
PAGARE TUTTI PER PAGARE DI MENO. – A tale scopo – continua l’assessore al bilancio – in una riunione tenutasi con il Servizio manutentivo, il Comando vigili urbani e il concessionario della riscossione, si è deciso di procedere al distacco delle utenze morose delle forniture dell'acqua, ad iniziare da quelle che hanno già ricevuto in precedenza la diffida al pagamento e il preavviso di distacco. Nei prossimi giorni – conclude IANNUZZI – partirà la comunicazione che, in assenza di eventuali ulteriori contatti o contestazioni relativi al pagamento, si procederà al distacco.
PEG 2015 – Le risorse finanziarie affidate ai responsabili di settore, strumentali alle spese correnti inderogabili, per i tre mesi di gennaio, febbraio e marzo 2015, non potranno superare al mese 1/12 delle somme previste nel bilancio assestato.
Nelle more dell’approvazione del bilancio di previsione l’Ente delibera l’esercizio provvisorio sulla base del bilancio già deliberato. Gli enti locali possono effettuare, per ciascun intervento, spese in misura non superiore mensilmente ad un dodicesimo delle somme previste nel bilancio deliberato, con esclusione delle spese tassativamente regolate dalla legge o non suscettibili di pagamento frazionato in dodicesimi.