Politiche territoriali integrate: intervento di Oliverio a Castrovillari
Sono stati molti i temi che il presidente della Regione Mario Oiverio ha richiamato intervenendo a Castrovillari in occasione di un incontro-dibattito con amministratori e cittadini sulla realizzazione di politiche territoriali integrate.
"Le condizioni della Calabria sono davvero preoccupanti- ha voluto ricordare Oliverio- tra disoccupazione, in particolare giovanile, impoverimento, allargamento della povertà, grave condizione dei servizi . A fronte di questo abbiamo una Regione che non è stata in grado di usare le risorse comunitarie a disposizione. Tutto quello che non è stato utilizzato in sette anni, dobbiamo utilizzarlo in poche settimane. Per questo, abbiamo messo in campo in poche settimane una strategia, anche con riguardo alla programmazione 2014-2020 che, subito dopo il mio insediamento, è stata immediatamente inviata a Bruxelles. A ciò va aggiunto un grande pregresso non evaso, il che significa risorse che rischiano di andare perdute, di progetti bloccati preso l' assessorato all' ambiente, sui quali ho avviato una ricognizione con le strutture preposte. Altri problemi presentano i buchi non quantificabili relativi agli enti strumentali, gestiti senza regole."
" Rendere note queste circostanze - ha sottolineato Oliverio- e' importante per dare consapevolezza non solo del quadro ma anche di un percorso intrapreso che prevede un'azione di bonifica e di complesse strategie" ha sottolineato il presidente Oliverio che ha voluto ancora soffermarsi sul tema della sanità.
" La gestione commissariale- ha rimarcato- aveva il compito non solo di far rientrare il debito ma anche di riqualificare i servizi. Il risultato indica che il debito e' rientrato solo parzialmente e che i servizi versano in allarmante situazione. Nel corso del recente Consiglio dei Ministri, cui ho partecipato, con pacatezza, come è nel mio costume, ed altrettanta schiettezza ho espresso un punto di vista : la gestione commissariale ha utilizzato una dannosa mentalità ragionieristica che ha incentivato da un lato la mobilità passiva, dall'altro peggiorato i servizi. Occorre, presto, invertire la rotta: la Calabria è una regione che deve avere le stesse credenziali di altre . Entro il 31 dicembre prossimo la Calabria dovra' uscire dal commissariamento e ritornare ad una situazione di ordinarietà. Naturalmente, nel frattempo, non può pensarsi che il presidente abdichi alle sue funzioni . Dobbiamo mettere mano immediatamente mano alla riqualificazione del sistema sanitario calabrese che , in primo luogo, porti a dati fisiologici la mobilità passiva, e faccia finire, ancora, i campanilismi che provocano una situazione di non governo. Lavorare, quindi, per un'azienda unica, per il piano sanitario regionale, per un piano della rete ospedaliera, per un piano dei servizi sui territori. "
" Un governo che non sia contabilistico e' fondamentale; ed è questa la nostra direzione" ha affermato il presidente della Regione che, sottolineando fortemente il protagonismo che dovranno avere i territori, ha ricordato ancora in tema di lavoro l'avvio del programma di lotta alla disoccupazione giovanile Garanzia Giovani; sul dissesto idrogeologico la costituzione di una Unità autonoma; sulla problematica dei rifiuti lo studio in atto di un piano che punti a tecnologie ad impatto zero ed alla rivalorizzazione della raccolta differenziata.