Castrovillari, arrestati fratelli per ricettazione
I carabinieri di Castrovillari hanno eseguito 2 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di persone già note alle forze dell’ordine: Carmine Recchia, del 1953; e Antonio Recchia, del 1958.
L’arresto scaturisce dai fatti accaduti la sera dello scorso 20 dicembre, quando, per futili motivi riconducibili a controversie familiari, un uomo di Castrovillari avrebbe esploso due colpi di fucile verso Antonio Recchia, ferendolo a un piede con un primo colpo e fallendo il secondo colpo rivolto al viso. In quella circostanza il responsabile fu stato sottoposto a fermo ed attualmente in arresto nel carcere di Castrovillari.
Da una serie di risultanze investigative, raccolte dai militari del nucleo operativo della compagnia, sarebbe emerso il proposito di vendetta dei fratelli contro il loro attentatore, nonché contro altri soggetti, a loro dire, responsabili alla stessa stregua. Dalle indagini emergerebbe, senza alcun dubbio per gli inquirenti, che il loro "bisogno di farsi giustizia avrebbe avuto luogo attraverso l’utilizzo degli strumenti a loro ben noti: le armi".
La necessità di reperire un’arma da fuoco gli avrebbe fatto intessere relazioni con altri uomini, anch’essi già noti. Lo scorso 18 febbraio è stato arrestato M.A. del 1962, trovato in possesso di un “revolver”, mentre si stava recando presso l’abitazione dei due fratelli per consegnare la pistola, come precedentemente concordato. Con quell’arma, sottoposta a sequestro, avrebbero potuto uccidere ancora. A seguito di quell’evento i fratelli Recchia si sarebbero adoperati ulteriormente al fine reperire un’altra arma.
Nel pomeriggio di oggi, Carmine e Antonio Recchia, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare, dopo le formalità di rito, sono stati associati alla casa circondariale di Cosenza. Le indagini sono state attentamente coordinate da Giuliana Rana, Pm della procura di Castrovillari. Le ordinanze di custodia cautelare sono state disposte dal Gip Letizia Benigno.