Armi e droga, blitz nel cosentino: diversi arresti
Un’associazione a delinquere responsabile di numerosi delitti tra cui la detenzione e il porto di armi clandestine, l’acquisto, spendita e introduzione di banconote false, truffe, ricettazioni e furto.
È scattata all’alba l’operazione “Polihedron” che ha portato a diversi arresti, 9 in tutto, sia in carcere che ai domiciliari, mentre una decima persone è al momento ricercata, effettati nei comuni di Firmo, Lungro, Spezzano Albanese e Cetraro. Dalle indagini sarebbe emerso anche un articolato contesto di spaccio di stupefacenti.
I provvedimenti, eseguiti dai carabinieri del Comando provinciale di Cosenza, sono stati emessi dal Gip di Castrovillari su richiesta del procuratore Eugenio Facciolla, e arrivano al termine di un’attività investigativa, durata circa un anno, condotta dai militari della città del Pollino.
Gli investigatori hanno acquisito elementi di prova sull’esistenza di una presunta associazione per delinquere incentrata sulla famiglia Donato, al cui vertice vi sarebbe Cosimo Donato, attualmente in carcere con l’accusa di aver partecipato al triplice omicidio in cui rimase ucciso il piccolo Cocò Campilongo.
Tra gli arrestati nell’operazione, denominata Polihedron, c’è anche la moglie di Donato, Vittoria Bellusci, accusata di aver assunto un ruolo di vertice nell’associazione criminale, facendo da tramite tra il marito e gli altri componenti del gruppo, attivo nel vasto territorio del Pollino.
Tra gli arrestati anche la moglie di Donato, Vittoria Bellusci, che secondo gli inquirenti avrebbe assunto un ruolo di vertice nell’associazione facendo da tramite tra il marito e gli altri componenti del sodalizio.
Nelle zone interessate dal blitz, da quanto riferito dagli stessi inquirenti, c'è un forte canale di approvvigionamento di banconote false.