Omicidio Cocò, Provincia e Regione si costituiscono parte civile

Cosenza Attualità

La Provincia di Cosenza e la Regione intendono costituirsi parte civile al processo contro i presunti assassini del piccolo Cocò. E' quanto fanno sapere il governatore della Calabria, Mario Oliverio, e il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Occhiuto.

Finalmente i presunti responsabili del triplice delitto mafioso avvenuto a Cassano allo Jonio il 16 gennaio dell’anno scorso che determinò la morte del piccolo Cocò, di suo nonno Giuseppe Iannicelli e della sua convivente marocchina, sono stati individuati e assicurati alla giustizia grazie alla costanza e alla determinazione dei Carabinieri del Comando provinciale di Cosenza e dei Ros, coordinati dalla Dda di Catanzaro, a cui rivolgiamo il nostro doveroso apprezzamento”. È quanto scrive il presidente della Regione, Mario Oliverio.

“Aver appreso che il piccolo Cocò veniva usato dal nonno come “scudo umano”, per proteggere la propria vita, conferma l’altissimo grado di efferatezza e di ferocia cui è giunta una criminalità senza scrupoli che, al contrario del passato, non esita ad uccidere le donne e i bambini e a darne i loro corpi alle fiamme, pur di affermare il proprio potere di vita e di morte. Uomini tanto spregiudicati e feroci costituiscono una minaccia e un pericolo per tutti. Siamo certi che ben presto anche gli altri responsabili di questo terribile delitto verranno individuati e assicurati alla giustizia.

Per quanto ci riguarda continueremo a lavorare con i mezzi e gli strumenti a nostra disposizione per debellare definitivamente un fenomeno che infanga la nostra terra ostacolandone la crescita e offendendo la generosità, l’onestà e la laboriosità della nostra gente. Nel ringraziare ancora una volta quanti si impegnano e lottano quotidianamente per affermare legalità, trasparenza e rispetto delle regole su tutto il nostro territorio regionale, annunciamo sin da ora che la Giunta regionale della Calabria si costituirà Parte Civile nel processo che scaturirà dalle indagini contro gli assassini del piccolo Cocò”.

La tragedia per la morte di Cocò ha sconvolto non solo il territorio di Cassano e della nostra provincia, ma quello dell'intera nazione. Niente potrà lenire quell'enorme dolore che la morte di un bambino innocente, di soli tre anni, ha lasciato nella sua famiglia e in tutti noi. Ma la giustizia può lenire in parte tanta sofferenza. Per questo non possiamo che congratularci con gli inquirenti che hanno dato un volto ai suoi brutali assassini, che hanno ucciso insieme al piccolo Cocò anche il nonno Giuseppe Iannicelli e la sua compagna Ibtissam Touss”. Così il Presidente della Provincia Mario Occhiuto commenta la notizia degli arresti dei presunti assassini del piccolo Nicola Campolongo, del nonno e della sua compagna, in quella che è stata definita la strage di Cassano.

Il Presidente, inoltre, annuncia che la Provincia si costituirà parte civile al processo che sarà avviato al termine dell'inchiesta. “Mi congratulo – ha detto ancora Occhiuto - con il lavoro svolto dal Procuratore di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo e il suo aggiunto Vincenzo Luberto, con il comando dei carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Cosenza e con tutte le forze dell'ordine che, ogni giorno tra mille diffcoltà, lavorano per onorare la giustizia combattendo contro la criminalità. Apprendiamo che le indagini non sono ancora concluse – afferma il Presidente della Provincia – e ci auguriamo che presto tutti i responsabili di questa terribile strage possano essere assicurati alla giustizia”.