Capo Colonna: M5S, l’arte perduta tra cemento e degrado
“Salviamo Capo Colonna, l'arte perduta tra cemento e degrado” è stato il titolo della conferenza stampa che si è tenuta quest'oggi presso la sala Nassirya al Senato. Durante il dibattito sono intervenuti i parlamentari M5S Paolo Parentela, Nicola Morra e Michela Montevecchi, l'ex Ministro Maria Carmela Lanzetta, oltre agli esponenti del Comitato #SalviamoCapocolonna, alla giornalista Stefania Battistini ed agli archeologi Margherita Corrado e Manlio Lilli.
“Lo scopo di questa conferenza stampa – afferma il parlamentare M5S Paolo Parentela – era sensibilizzare la stampa a livello nazionale e sollecitare il Ministro Franceschini a rispondere al nostro invito ad organizzare un incontro presso il Mnistero dei beni culturali con gli archeologi delle associazioni calabresi che hanno aspramente criticato il progetto di riqualificazione del Parco Archeologico di Capo Colonna”.
"Gli interventi degli archeologi Manlio Lilli e Margherita Corrado – affermano Parentela e Morra – hanno chiarito come una colata di cemento sia un metodo tutt'altro che conservativo, come invece è stato dichiarato dal Ministro nel rispondere alla nostra interrogazione. Franceschini deve dimostrare di avere veramente a cuore le sorti di Capo Colonna, ascoltando le proposte di rimodulazione del progetto che i cittadini del Comitato vogliono proporre”.
Parentela, Morra e l'eurodeputata M5S Laura Ferrara concludono: “Faremo chiarezza anche sulla vicenda dei fondi europei, la Commissione Europea afferma infatti, nella risposta all'interrogazione parlamentare presentata dalla collega Laura Ferrara, che il progetto è stato finanziato esclusivamente sulla base di risorse nazionali e non a valere su fondi europei. Il M5S rimarrà a fianco dei cittadini che non vogliono far cadere nel dimenticatoio questa vicenda. Non accetteremo mai che la nostra storia venga cancellata da una colata di cemento”.