Calendario Liliano, ok per altri 5 miliardi di anni
Tempo, 7 miliardi di persone nel mondo sono sincronizzate grazie al calendario proposto, a metà del ‘500, dal medico, astronomo e matematico cirotano Luigi Lilio. Una sincronia, frutto di intuizione geniale, che durerà fino alla fine del nostro sistema solare, per altri 5 miliardi di anni. Un fatto ed un dato, storici e straordinari. Così come storica, straordinaria ed affascinante anche per la sensazione di magia che la pervade, è una certa documentata familiarità con la problematica del Tempo che nella terra di Cirò esiste da circa tremila anni!
È stato, questo, forse il messaggio più emozionante che, attraverso le parole di Francesco Vizza, la conclusione della terza edizione della Giornata Regionale del Calendario, che ha visto il centro storico di Cirò protagonista per tre giorni (dal 19 al 21 marzo scorsi), ambisce a trasmettere all’intera regione, all’Italia ed al mondo. – Intervenendo nel convegno finale ospitato lo scorso 21 marzo, Equinozio di Primavera, nella Chiesa S. Maria de Plateis, Vizza, dirigente di ricerca del Cnr di Firenze, ha riportato le parole ed il pensiero su Lilio, di Ilio Adorisio (1925-1991), grande pensatore e tra gli epigoni culturali del ricco Pantheon cirotano.
“Luigi Lilio – amava dire Adorisio – nacque, come vuole la tradizione, nel 1510 in Calabria, a Cirò un ricco feudo situato sopra Punta Alice. Là si trovano ancora i resti di un tempio dedicato ad Apollo al quale era stato assegnato l’attributo di Aleo “il frenetico”. Secondo la mitologia greca, l’eroe omerico Filottete venendo da Troia vi depose l’arco e le frecce, che aveva ricevuto in dono da Eracle, rendendo quel luogo tra i più celebrati dell’epoca degli eroi. Se Filottete con la sua freccia simboleggia la linearizzazione primordiale dello spazio, Lilio con il suo Calendario simboleggia la linearizzazione definitiva del tempo. Spazio e tempo, ecco il legame – ha riportato Vizza – che unisce Filottete e Lilio.
Ce lo spiegherà nei primi anni del 1900 il grande Einstein con la teoria della relatività ristretta che esiste un’equivalenza tra spazio e tempo. E ciò – ha continuato Vizza – vale a dimostrare, come diceva Adorisio, che dalle parti di Cirò da tremila anni esiste una certa familiarità con la problematica del tempo. Nel Cinquecento, il cirotano Lilio escogitò un piano geniale che permise di riportare la data della Pasqua perfettamente in linea con l’Equinozio di primavera e le fasi della luna. Il suo Calendario permette di sincronizzare l’Equinozio di primavera e la data della Pasqua per altri circa 5 miliardi di anni, cioè fino a quando durerà il nostro sistema solare”.
“Un calcolo – ha aggiunto poeticamente Pietro Emilio Commodaro dell’Istituto Teologico Calabro san Pio X – che sarà lo stesso anche quando verranno cieli nuovi e terra nuova. Un mattone del mondo rinnovato l’ha posto il genio di Lilio di Cirò, nella Calabria ultra dove si estende il marchesato riarso dal sole d’agosto, sacrato dal sudore dei cafoni ma dove anche le pietre sprizzano intelligenza”.
“È evidente il legame diretto tra Lilio e Galilei – ha detto Gaetano Zimbardo del Dipartimento di Fisica Università della Calabria – che rappresentano parti dello stesso travaglio scientifico. Serve il recupero della memoria – ha detto il deputato Nicodemo Oliverio, rievocando l’emozione dei 10 giorni rubati da Lilio al calendario, dal 4 al 15 ottobre del 1582 – per rivoluzionare questa terra”.
“Recuperando attraverso queste radicazioni – ha concluso Monsignor Domenico Graziani, Arcivescovo di Crotone e S. Severina – armonia e bellezza e nello spirito della metafora del viaggio, riappropriandoci della nostra storia e dello spirito dei luoghi, portando da dentro fuori”.