Turino: “Dobbiamo salvaguardare le nostre infrastrutture”

Crotone Attualità
Gianfranco Turino

Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale ha deciso di raccogliere il grido d’allarme lanciato la settimana scorsa, da alcune associazioni che vivono nel porto vecchio di Crotone.

«Non può che essere condiviso – dichiara Gianfranco Turino – l’appello lanciato dalla Lega Navale e dallo Yachting Club di Crotone sulla messa in sicurezza del porto vecchio di Crotone. Una infrastruttura fondamentale da troppi anni passata sotto silenzio, su cui mai nessuno ha deciso di investire politicamente e di curare. L’attuale situazione del porto turistico richiede un intervento urgente e non più rimandabile. Ecco perché abbiamo investito il nostro gruppo parlamentare per portare la vicenda direttamente sul tavolo del ministro delle Infrastrutture».

Fratelli d’Italia ha infatti presentato in questi giorni un’interrogazione parlamentare corposa che riguarda sia la sicurezza del porto vecchio sia l’assenza del piano regolatore portuale da troppo tempo abbandonato in qualche cassetto a prendere polvere.

«Dobbiamo salvaguardare le nostre infrastrutture – continua il dirigente di FdI-AN – perché dal porto, dall’aeroporto e dal nostro sistema viario dipende il futuro sviluppo di questo territorio. Non possiamo più perdere tempo e tergiversare perché così facendo si sta mettendo a rischio il futuro di Crotone».

Da tempo il partito della Meloni sta accendendo i riflettori sul gap infrastrutturale della provincia crotonese. Unica forza a porsi il problema di uno sviluppo minato dall’indolenza sui grandi temi che riguardano questo territorio.

"Vogliamo delle risposte dal neo ministro Delrio, vogliamo sapere – sottolinea Gianfranco Turino – il perché di questi continui ritardi. Abbiamo chiesto al titolare del dicastero delle Infrastrutture come sia accettabile che un progetto come la messa in sicurezza del porto vecchio, già finanziato, sia fermo non si sa su quale scrivania. Abbiamo ulteriormente reclamato un’attenzione particolare per il piano regolatore portuale che non solo non è ancora stato approvato, con ritardi che sfiorano il ridicolo, ma la cui una bozza, presentata dall’autorità portuale di Gioia Tauro, che non è condivisa dagli operatori portuali, da quei soggetti, cioè, che sul porto lavorano, investono e scommettono per il futuro di questa terra".

Secondo FdI-AN la difesa delle infrastrutture crotonesi, soprattutto per quanto riguarda il porto, richiede una vera e propria rivoluzione culturale.

"Crotone deve rivolgere il proprio sguardo verso il mare – conclude Turino – per troppo tempo in questo territorio si è dato le spalle a questa nostra ricchezza. Non si può pensare allo sviluppo di Crotone se questo territorio non si trasformi da citta sul mare a città di mare. Invitiamo tutte le forze politiche che hanno a cuore le sorti della nostra città a sposare le ragioni dei soggetti che si battono in difesa delle nostre infrastrutture".