Lettere in redazione: Crotone, quelle belle navi nel porto
Riceviamo e pubblichiamo un commento sullo sviluppo del Porto di Crotone da parte di un nostro lettore:
"Prima era solo una, da qualche giorno nel nostro porto riposano ormeggiate due navi della Tirrenia, bellissime. Bello anche il nostro porto che finalmente , almeno da lontano, sembra essere un porto vero. Sento tanti proclami, progetti, idee che finalmente pensano allo sviluppo di Crotone, DAL porto, DAL mare. Poi leggevo e mi intrigava, tempo fa, una lettera di un crotonese che si chiedeva perché non ci prendiamo NOI quella nave, quando di nave in porto ne era ormeggiata solo una. Idea straordinaria e, secondo me, neanche tanto fantastica! La crisi sta rimescolando tutte le carte a livello planetario, le idee cominceranno a vincere sulle altre su valori VERI, non fantasie basate su attività rette solo da debiti e false finanze. Mi dicono che la Tirrenia avrebbe trovato in Crotone un porto dove fermarsi GRATIS e utile solo a dismettere o porre sul mercato parte della flotta. Tirrenia, un altro pachiderma parastatale che ha sempre vissuto con le sovvenzioni, con l’aiuto alimentato dal debito pubblico che ne ha garantito la vita su scelte dettate spesso da clientele o interessi pseudopolitici.
Ma è proprio impossibile pensare alla nostra comunità, con strumenti nuovi e magari rivoluzionari, che si compra davvero uno di questi traghetti per collegare l’Italia alla Grecia?, o l’Italia alla parte di mondo che rappresenterà l’affare nei prossimi decenni, Africa e area del mediterraneo? Tempo fa mi suggestionava l’idea che potevamo noi pensare ad una compagnia aerea che potesse, davvero, rivitalizzare l’aeroporto. Mi veniva in mente l’esempio di una grande azienda di autobus che, senza strade, era riuscita a diventare grande nella nostra città e regione. Il fatto che pensare in grande non è sempre utopia, certe volte le cose possono realizzarsi, fondamentale è crederci davvero, avendo lo sguardo lungo! La crisi è durissima, ma porta alla luce tutte le cancrene che hanno ridotto l’Italia così. Le cure per far rinascere il nostro Paese inevitabilmente ri-azzereranno tante posizioni, tante realtà, riportandole allo stesso livello di città come Crotone che dallo start non s’è mai mossa per quel vero cancro maledetto lasciato dalle industrie: l’idea che il tuo destino lo fanno gli altri!
Per gli altri sarà arretramento, per noi è ritrovarsi in corsa non essendo più ultimi! Allora perché non cominciare da una Nave che navigando qui, inevitabilmente, ci chiederà un vero porto? E’ la nostra grande occasione! Se è vero che queste navi sono in vendita dobbiamo inventarci qualcosa per essere NOI, i nostri imprenditori, a credere nel progetto di una Crotone al centro del Mediterraneo. In questa situazione rallentata dalla crisi, coloro i quali avranno visto lontano avranno la possibilità di rivoluzionare intere comunità. Sono convinto che non parliamo di sogni! Una volta tanto tentiamo di agire insieme, non con la solita aria fritta! Ogni passo avanti, di questi tempi, ne vale per lo meno due!"
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