La Calabria e l’Expo: intervista all’architetto catanzarese Fabio Rotella
Genio calabrese e dinamismo cinese. Sono le carte vincenti che hanno determinato il successo asiatico dell'architetto Fabio Rotella. Nato a Catanzaro nel 1963, nipote del celebre artista Mimmo Rotella, Fabio Rotella vive e lavora a Milano dove ha dato vita all'omonimo studio di architettura e design anche se le sue attitudini lo hanno portato ad occuparsi di consulenza per Aziende ed eventi culturali. Ma da cinque anni a questa parte una porzione sempre più importante della sua attività si è spostata in Cina. Abbiamo approfittato di una sua recente visita in Calabria, dove ama ritornare per ritrovare amicizie ed affetti, per capire meglio di cosa si sta occupando.
Architetto Rotella, come nasce questo suo impegno professionale in Cina?
“Nasce grazie ad una mia collaborazione con il Ministero Italiano per i Beni e le Attività Culturali. Per conto di quel dicastero ho ricevuto nel 2011 l'incarico per la progettazione del primo museo italiano permanente all'estero, Spazio Italia. Il prestigioso progetto culturale, inaugurato il 6 luglio del 2012, è ospitato all'interno del National Museum of China, in Piazza Tian' Anmen, a Pechino. Di quella struttura mi occupo anche della gestione degli allestimenti delle mostre e mi piace ricordare, in particolare, l'enorme successo di pubblico (centomila al mese) e critica ottenuto già con la prima rassegna, dedicata al Rinascimento fiorentino”.
Ma la sua presenza in Cina non si ferma qui...
“Il 28 giugno del 2013 ho fondato Italian Living Experience, all’interno della 751D•PARK, sempre a Pechino, uno spazio/factory dedicata alla creatività e alle eccellenze italiane, all’interno si trova la nuova sede dello Studio Rotella. Italian Living Experience è un vero e proprio salotto didattico, in cui gli ospiti possono vivere l’esperienza della cultura italiana a 360 gradi. Per capire meglio l'importanza strategica di questa iniziativa, è bene ricordare che la 751D•PARK è un'area di quasi 220.000 mq diventata, dal 2002, il fulcro del mondo dell’arte contemporanea e del design. Artisti e associazioni culturali e brand hanno nel tempo ristrutturato alcuni degli spazi industriali, sviluppando gradualmente gallerie, studi, spazi espositivi e ristoranti che rendono questa zona la Soho della Cina. Il cuore pulsante dell’arte contemporanea, del design, dell’architettura, della moda, questa zona è diventata ormai un punto di riferimento istituzionale per i visitatori di tutto il mondo. Dal mese di gennaio 2014 ho l'onore di essere stato nominato ambasciatore della 751D•PARK”.
Altri progetti in cantiere?
“Stiamo aprendo un altro spazio Italian Living Experience a Londra, il concept funziona ed è richiesto da diversi paesi nel mondo. Comunque in Cina mi sto occupando della progettazione della Art Tower, un bulding di 5 piani dedicato all’arte, nella città di Dalian una scuola d’arte, danza, musica, un art shop, due gallerie d’arte, un bar ristorante. Un altro progetto molto interessante è un parco tematico dedicato al volo e allo spazio a Shanghai, 4 diverse architetture immerse nel verde, una dedicata alla cultura del volo, un cinema/teatro con sistema 7D, un albergo con 400 stanze circondato da un lago, un parco botanico. Sempre a Pechino sono visiting professor presso l’Università di Architettura, sono anche master di un’associazione composta da 500 architetti cinesi. Questo mi permette di approfondire lo scambio culturale fra i nostri paesi”.
Più in generale, possiamo dire che, grazie a queste sue esperienze e alla credibilità che ha acquisito nel tempo, lei è diventato un punto di riferimento per le aziende italiane che vogliono investire in Cina e viceversa...
“Posso dire di sì anche se il mio percorso è frutto della sempre maggior conoscenza di quella cultura, sono un architetto anche se oggi vengo interpellato per diverse mansioni. La Cinaè un mercato più in crescita al mondo e l’interesse culturale e commerciale verso l’Italia è altissimo e noi Italiani spesso siamo impreparati nel proporci con le dovute modalità”.
In questo contesto, l'Expo di Milano non potrà che rafforzare questo percorso...
“L'Expo sarà un evento importantissimo in tal senso. Sto collaborando proprio con le autorità cinesi per una serie di attività da realizzare a Milano. Lo Studio Rotella è, inoltre, protagonista in numerose iniziative di varia natura, progettuali e concettuali, legate all'Expo. Tanto per citare alcuni esempi, è nostra la scenografia della pièce teatrale “Italia amore mio” che andrà in scena al teatro Franco Parenti. È nostro anche il concept del Ristorante dell'Arte, all'interno del Museo delle Culture progettato da Chipperfield. Curerò alcuni eventi culturali e ne progetteremo gli allestimenti…”.
E che mi dice della Calabria all'Expo? Collaborerà in tal senso?
“Guardi, devo dire che ho lavorato spesso con enti nazionali, istituzioni, ministeri, ma mai con la Regione Calabria. Certamente, mi piacerebbe essere coinvolto, perché amo la mia terra, l'Expo è una occasione non banale per parlare e presentarsi al mondo con le proprie eccellenze. È pur vero che noi siamo la terra delle occasioni mancate. Ho un ricordo, a tale proposito, di qualche anno fa. Una cena con mio zio Mimmo Rotella e con Gianni Versace. Entrambi parlavano con tanto amore della Calabria. Ed entrambi manifestavano la propria amarezza per non essere mai stati interpellati, coinvolti, utilizzati!… per dare un contributo di crescita a quella regione. Sembrerà paradossale, ma è così. Due personaggi, conosciuti in tutto il mondo, mai considerate dai politici della nostra regione. Ma spero che questo trend cambi e che si possono utilizzare le nostre migliori menti comunicando una terra spesso menzionata solo per i problemi che la affligono. Abbiamo bisogno di persone eccelse nei diversi settori, professionisti abituati a confrontarsi in ambienti internazionali, messi a disposizione della comunità, questo per migliorare la percezione dell’immagine della Nostra Terra”.
La Calabria ha cambiato assetto politico proprio di recente...
“Non conosco il nuovo governatore, ma ne sento dire un gran bene. Mi piacerebbe, sicuramente, incontrarlo, aprire un dialogo e chiedergli quali sono le sue idee e strategie per migliorare l’immagine è come si muoverà nei prossimi anni per portare interesse verso la Calabria. La nostra Terra merita di essere raccontata e valorizzata, possiamo attrarre investimenti e turismo, questo per dare un migliore futuro alle nuove generazioni”.