L’istituto Petrucci premiato a “Cibo, Expo e solidarietà”

Catanzaro Attualità Anna Rotundo

Premio “Cibo, Eucarestia e solidarietà” ai ragazzi e alla docente coordinatrice, Anna Rotundo, dell’ Istituto Geometri “Petrucci” di Catanzaro protagonisti di un lavoro originale che ha saputo coniugare il messaggio cristiano di Papa Francesco e dell’Arcivescovo Bertolone, con le diverse problematiche legate ad una corretta alimentazione e ai disagi sociali di un prossimo debole stenta a nutrirsi”: è questa la motivazione con la quale la sede Petrucci dell’IIS Petrucci Ferraris Maresca diretto da Francesca Bianco è stato premiata lo scorso 16 ottobre, presso il Musmi, a chiusura del ciclo di riflessioni sul tema “Cibo, Eucarestia e Solidarietà” volute dall’Arcivescovo di Catanzaro - Squillace, S.E. Vincenzo Bertolone, il Movimento Apostolico, il Centro Studi Verbum e l’Agenzia Cattolica Internazionale Zenit .

La tavola rotonda è stata moderata dal Presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Giuseppe Soluri, e ha avuto come ospiti il direttore di “Zenit”, Antonio Gaspari; il presidente della Coldiretti Calabria, Pietro Molinaro; il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, Diego Bouché e l’Arcivescovo di Catanzaro-Squillace, S.E. Vincenzo Bertolone.

La Coldiretti ha fatto assaggiare per l’occasione alcuni dei prodotti tipici del territorio. La Regione Calabria, la Provincia e il Comune di Catanzaro hanno aderito con il loro patrocinio gratuito, mentre hanno condiviso il percorso oltre alla Coldiretti, la Confagricoltura Calabria e Slow Food regionale. Molto partecipata da alunni e pubblico, la riflessione dei convenuti ha connesso l’alimentazione come diritto umano fondamentale, sancito già quasi 50 anni fa dall’Onu, con la intollerabile sofferenza di tante persone che ancora oggi soffrono la fame .

“Date loro voi stessi da mangiare" disse Gesù prima di moltiplicare i pani e i pesci: è un invito all'impegno personale non solo sfamando col cibo chi ne ha bisogno ma anche, come hanno approfondito gli alunni del Petrucci, individuando un impegno per donarsi agli altri come pane che sfama la fame spirituale dei fratelli: può essere un buongiorno, un sorriso per chi ha fame di rapporto umano; può essere qualche minuto di ascolto, a chi ha fame di essere ascoltato. Così diventeremo davvero “energia per la vita”.