Sanità, Antoniotti: “È ora che la Regione dia risposte concrete”
“Sanità, convocare subito un incontro con il Commissario ad acta ed il Governatore della Calabria. A quasi sei mesi dalle elezioni regionali vinte dal presidente Oliverio, dopo una campagna elettorale che ha fatto leva proprio sul crollo dei servizi sanitari pubblici, ancora non si ha una prospettiva chiara di come la Regione intenda risollevare uno dei settori più martoriati dell’area ionica cosentina. Qual è il programma per ristabilire i livelli essenziali di assistenza in questo comprensorio, ancora oggi mancanti? A che punto è l’iter di realizzazione del Nuovo ospedale della Sibaritide? E, soprattutto, qual è l’azione concreta che si intende attuare per ristabilire l’equilibrio dell’offerta sanitaria nelle aree periferiche? Certo, la questione Sanità, in Calabria, non si risolve con uno schiocco di dita né tantomeno con la pretesa, da parte del Governo, di inviare propri emissari che, non conoscendo le criticità dei territori, possano dare risposta ai problemi. Serve concretezza.” È quanto ha ribadito il primo cittadino Giuseppe Antoniotti nel corso dell’Assemblea dei Sindaci della Sibaritide, riunitasi ieri pomeriggio (Venerdì, 10 Aprile) a Trebisacce per discutere dei problemi della Sanità del territorio. Un intervento, quello di Antoniotti, apprezzato e sostenuto dai colleghi presenti all’incontro.
“Sono stato per sei mesi in religioso silenzio – ribadisce il Sindaco ai margini dell’assemblea – proprio per il profondo rispetto che nutro nei confronti delle Istituzioni e dell’attuale Presidente, e soprattutto, perché capisco le difficoltà che un amministratore può incontrare nell’affrontare e risolvere grandi problemi, come quello della Sanità, carico di punti critici. Certo, però, non condivido l’apparente immobilismo del nuovo Esecutivo Regionale che finora ha prevalso sulla questione. C’è stato solo un atto, a mio avviso, contro ogni logica organizzativa, oltre che in controtendenza con la necessità di dare risposte chiare e immediate al problema, partorito dal Governo Renzi, quello di nominare un Commissario ad acta che, per conoscere la realtà sanitaria calabrese, dovrà prima assimilarla. Ecco perché all'Assemblea ho proposto di chiedere un incontro urgente con il commissario Scura e con il presidente Oliverio per discutere della problematica della Sanità. Credo che la presenza del Governatore all’incontro sia essenziale, in quanto garante dei Sindaci e dei territori, perché vogliamo avere risposte chiare circa l’attuazione del programma politico annunciato in campagna elettorale, in merito ai servizi sanitari per i quali era stata promessa una totale inversione di rotta rispetto all’Esecutivo Scopelliti. Lo stesso che – continua Antoniotti - seppur rappresentanza della mia stessa parte politica, non ho avuto remore ad osteggiare nei momenti in cui venivano perpetrati scippi e scelte cervellotiche ai danni del mio territorio. E adesso non avrò remore ad essere altrettanto critico con l’attuale Governo regionale, soprattutto perché ha costruito la sua vittoria elettorale sulla condizione drammatica in cui versa la Sanità calabrese. Certo è che al momento si registra uno stato di fatto che va di male in peggio. Non possiamo permettere che gli ospedali riuniti di Rossano e Corigliano, riorganizzati con scelte a dir poco discutibili come lo “scambio” dei reparti di Ostetricia-Ginecologia e Ortopedia, continuino ad elargire disservizi. Così come è un’abiura aver abbandonato le aree del Basso e dell’Alto Jonio, privandole dei presidi sanitari. Vogliamo continuare ad avere fiducia nel Presidente Oliverio che, ne siamo certi, inizierà a risanare le palesi ingiustizie di cui è stata vittima la Sibaritide, con la riapertura degli ospedali di Trebisacce e Cariati e la riorganizzazione dei due ospedali di Rossano e Corigliano. Dove i Pronto Soccorso sono sempre più in panne e dove ogni giorno si registrano disagi a iosa. Non servono studi specifici per capire la disastrosa condizione in cui versa la sanità nella Sibaritide, basta semplicemente recarsi nelle diverse realtà territoriali, cosa che del resto Oliverio ha già fatto, ed intervenire con immediata risolutezza. Perdere altro tempo significherebbe sopprimere, più di quanto non sia stato già fatto, il diritto essenziale all’assistenza dei nostri concittadini.”