Magna Graecia Teatro Festival , ospiti internazionali a Rosarno
Entra nel vivo la rassegna di spettacoli tutta rosarnese inserita nell'ampio cartellone del Magna Graecia Teatro Festival la Calabria tra incontro e confronto con la direzione artistica di Angela Spocci. Il Festival nel Festival, così come è stato definito, è stato pensato esclusivamente per Rosarno, la città della Piana che nel mese di gennaio fu teatro dei gravi scontri tra residenti e lavoratori extracomunitari. Ad inaugurare il cartellone rosarnese è stato il TeatroP con "Uccelli", lo spettacolo itinerante di teatro di strada liberamente tratto da Artistofane. In scena nella prima e nella seconda serata anche l'attore regista Nino Racco che ha portato in scena "Merìdion" e la "Baronessa di Carini". Dopo le prime due serate di rappresentazioni che hanno catalizzato l'attenzione di un pubblico numeroso ed entusiasta, il Festival rosarnese proseguirà fino a martedì 14 settembre con spettacoli del teatro nazionale e internazionale. Domenica 12 settembre sarà ancora la volta del TeatroP di Piero Bonaccurso con Olèe ; nella serata di lunedì, invece, sarà in scena Dario Natale con "Motion", liberamente ispirato a Il gioco della mosca di Andrea Camilleri. Sabato 11 settembre, alle 21.30, la prima ospite di fama mondiale ad esibirsi a Rosarno sarà Teresa Salgueiro, tra le massime interpreti del Fado portoghese che insieme ai Solis String Quartet darà voce ai "Canti naviganti". Nella stessa serata, alle 19.30, Rosarno ospiterà la pièce "C'est par ici...?" con Coralie Gibouin. Nella giornata successiva ancora una presenza internazionale con Maya Lipsker e il gruppo VerTe Dance. Martedì 14 settembre a concludere la rassegna rosarnese e l'intera manifestazione del Magna Graecia Teatro Festival sarà la musica di Goran Bregovic con le sue caratteristiche sonorità balcaniche, miste al pop-rock e alla musica classica. La rassegna di Rosarno, quindi, si può ben considerare come l'evento culturale dell'anno, il Festival nel Festival che con i suoi artisti e con gli spettacoli nel centro cittadino e nell'area archeologica di Medma, vuole lanciare un messaggio di accoglienza e di integrazione alla Calabria e a tutta la nazione. Dopo il clamore per la rivolta degli immigrati extracomunitari, sottoposti alle angherie dei "caporali" , Rosarno diventa il centro della Calabria. Dopo le accuse di razzismo, di città che ha consentito al malaffare di prendere il sopravvento su delle persone deboli e sfruttate, Rosarno ricomincia dal Teatro e dalla Cultura, dalla conoscenza , unico vero strumento per sconfiggere l'illegalità. La conoscenza per riprendersi la libertà negata, violata dall'onta dell'oppressione, dal potere oscuro che nega il sapere ed impedisce all'uomo di essere libero. Col Magna Graecia Teatro Festival iniziato il 7 agosto scorso, i 13 siti archeologici coinvolti nel circuito e dislocati in tutta la regione, hanno ripreso vita grazie ad 82 spettacoli e ad oltre 350 attori in scena, oltre 150 tecnici, oltre 100 addetti all'allestimento dei siti. Una kermesse fortemente voluta dal governo calabrese guidato dal presidente Giuseppe Scopelliti e costantemente supportata dall'assessorato regionale alla Cultura, diretto da Mario Caligiuri. La manifestazione itinerante ha mostrato alla Calabria il valore inestimabile di un patrimonio, come quello archeologico, che ha riscoperto la sua anima profonda grazie al teatro nelle sue diverse forme. La trama degli spettacoli nell'ampio e variegato cartellone del Magna Graecia, si è intrecciata con l'ordito del messaggio che le rappresentazioni hanno voluto tramandare ai posteri: i valori di sempre come la libertà, la giustizia, i diritti inalienabili della persona.