Manif pour tous sulle unioni civili in Commissione a Reggio
"Quanto è successo ieri in Commissione ‘Statuto e Regolamenti’ è qualcosa che definire vergognoso è poco! Ieri dentro le stanze di palazzo San Giorgio, un tempo casa della democrazia reggina, l’attuale amministrazione comunale, con un atteggiamento da regime dittatoriale, ha deciso di escludere ben altre cinque associazioni che avevano fatto regolare richiesta di audizione". E' quanto scrive Giorgio Arconte, rappresentante circolo reggino LMPT Italia.
"Di fatto - continua la nota - con questa scelta, l’amministrazione comunale nega la partecipazione dei cittadini ad un dibattito pubblico e quanto mai necessario su tematiche etiche come quella delle unioni civili. È imbavagliando la voce dei cittadini che questa amministrazione comunale vuole garantire pluralismo e partecipazione? Perché a queste associazioni non è stato garantito il diritto di esprimersi? Avevamo già in precedenza denunciato gravi irregolarità nelle convocazioni delle audizioni e nello svolgimento dei lavori della Commissione ma mai ci saremmo aspettati che addirittura questa amministrazione si sarebbe permessa di imbavagliare la voce dei liberi cittadini.
E non è tutto. Non contenta delle irregolarità, non contenta di questa opera di censura, ieri la Commissione con un colpo di mano approva anche il regolamento per le unioni civili sulla base di un testo nuovo e quindi mai discusso ed analizzato in aula. Questa non è democrazia, questo è imporre ai cittadini le visioni ideologiche di piccoli gruppi non curandosi delle espressioni maggioritarie e delle esigenze reali dei cittadini.
È questa la trasparenza promessa dal neo sindaco in campagna elettorale? È questo il concetto di pluralismo e partecipazione della nuova amministrazione? No! Questa non è democrazia! Questa è dittatura! Questo è nazismo!
Ma tanta arroganza non ci fa paura e nei prossimi giorni scenderemo in piazza per fare sentire la voce dei liberi cittadini reggini. Non ci avrete mai come ci volete voi!".