Sindacati dirigenza medica, Scura rifiuta il confronto

Calabria Salute
Massimo Scura

"Più che di ulteriori tagli, c'è la necessità di rilanciare la sanità valorizzando anche il patrimonio delle risorse umane che continua ad essere ignorato e mortificato". E' quanto sostiene il coordinamento regionale delle organizzazioni sindacali della dirigenza medica, veterinaria, sanitaria, tecnica, professionale e amministrativa che ha diffuso un documento sulla situazione della sanita' calabrese, lamentando uno scarso coinvolgimento nelle scelte del commissario. I sindacati della dirigenza medica sottolineano, al riguardo, che "l'adozione del decreto per la riorganizzazione della rete ospedaliera e' avvenuta in assenza di qualsivoglia confronto con le parti sociali, purtroppo, ne rappresenta l'esempio. Nessuna audizione di rito di autorità istituzionali, enti territoriali, organizzazioni sindacali, organismi di rappresentanza delle professioni e delle società scientifiche. Un provvedimento, quello adottato, che evidenzia numerose criticità, tali da costringere ancora una volta ad adire le vie giudiziarie. Una scelta obbligata per non mancare al principio/dovere che il ruolo ci impone. Non di meno - e' scritto - attendiamo anche dall'attuale esecutivo, di essere ascoltati poichè avremmo molto da dire in termini critici sulla proposta dell'azienda unica, ma vorremmo farlo come è nel nostro stile con motivazioni serie, unitarie e condivise. Non ipotizzate con strumenti mediatici ma concertate con impegni certi da entrambi le parti". "Appena insediato - recita la nota, a firma dei segretari di numerose sigle sindacali di categoria - il commissario Scura, con gesto apprezzabile, ha convocato i sindacati dichiarando, tra l'altro, la disponibilità a dialogare con gli 'stakeholders' ma non a parlare sempre. A distanza di circa un mese - continua la nota - registriamo una maggiore propensione ad esternazioni con i media, piuttosto che a confronti con le organizzazioni sindacali. Tanto andava evidenziato, ma aggiungiamo che la criticità non è nuova, anzi, cambiano gli uomini ma le dinamiche restano uguali: siamo passati dal grottesco rapporto in via Buccarelli (sede Assessorato) tra il Dipartimento alla Salute e la struttura commissariale, consumatosi sotto la gestione Scopelliti e caratterizzato da forti attriti, a una contrapposizione odierna certamente piu' garbata ma non meno conflittuale con il potere politico". Il recente insediamento del Commissario governativo, "reiteratamente richiesto anche dalle organizzazioni sindacali - è ancora scritto - continua tristemente con una sorta di leitmotiv iniziato da tempo e che si traduce nella deriva economicistica che caratterizza chiunque sia individuato dal sistema con azione di governance sul sistema sanitario regionale".

Il tavolo dei sindacati della dirigenza medica, si fa rilevare nella nota, "espressione di tutte le professionalità della dirigenza della sanità calabrese, rappresenta un'opportunità per chi intende riformare, prima ancora del dovuto rapporto negoziale e pattizio tra le parti. Perchè proprio le parti non esistono più, - si afferma nel documento - siamo tutti coinvolti, con intenti che dovrebbero essere identici quantunque con ruoli diversi. Noi ci siamo presentati con onestà intellettuale, perfettamente consapevoli della drammaticità della sanita' calabrese e di quelle "rovine" provenienti dalla politica di cui i dipendenti pagano quotidianamente le conseguenze; ma non abbiamo prodotto alcuna rivendicazione. Noi all'invito del Commissario alla Sanità calabrese ci siamo presentati con la disponibilità ad offrire quel contributo tecnico che proviene da chi quella sanita' buona o cattiva la vive, la subisce ma, certamente non la gestisce. Nell'occasione - si legge - abbiamo fornito un nostro comunicato datato 15 novembre 2012, relativo ad una proposta di legge regionale di riordino del sistema regionale con una diversa configurazione degli ambiti organizzativi. In quell'occasione, abbiamo invitato il commissario Scura a modificare solo la data di quel comunicato, poichè "mutatis mutandis" il tentativo prefigurato dalla giunta Scopelliti, presentava le medesime criticità e l'illogicita' della preconizzata azienda unica regionale . Parimenti - recita la nota - ribadiamo al commissario Scura che restano pendenti al Tar Calabria, nonche' al Giudice del lavoro di Catanzaro, i nostri ricorsi al decreto commissariale sulle linee guida per la riduzione dei fondi, adottato alcuni mesi fa in assenza del dovuto coinvolgimento del Sindacato, malgrado le promesse. Avvisiamo che non cambieremo registro qualora dovesse perdurare questa rigida, irrituale, illogica ancor prima che illegittima, assenza di consultazione delle organizzazioni sindacali della dirigenza. E' evidente che la nostra azione non si fermerà al ricorso alla via giudiziaria poichè - scrive il coordinamento - intendiamo rappresentare in tutte le sedi istituzionali non gia' le istanze sia pur legittime dei professionisti della sanità pubblica regionale, ma soprattutto le idee ed i suggerimenti, consapevoli di tutte le criticità che un'azione di riforma comporta".