Crotone, arrestati dalla Mobile tre presunti scafisti
Nel corso della notte la Squadra Mobile di Crotone ha eseguito quattro fermi di indiziato di delitto a carico di altrettanti presunti scafisti africani. Si tratta di Yakhya Ndour, 22 anni, del Senegal; Gibril Faal, 22 anni, del Gambia; Osman Conteh, 25 anni, della Sierra Leone e Weworah Adonase, 25 anni del Ghana. Tutti sono indagati in concorso per i reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ed omicidio colposo.
Intorno alle 9 del mattino di ieri, dopo le operazioni gestite dalla Capitaneria di Porto di Crotone, un rimorchiatore è sbarcato nel porto crotonese con 211 cittadini extracomunitari provenienti prevalentemente dalla Nigeria, Costa D’Avorio, Sierra Leone e Guinea, soccorsi in acque internazionali a largo delle coste libiche dal mercantile battente bandiera panamense “Prince 1”, che ha condotto i migranti fino al largo di Crotone.
Presso un'altra banchina portuale, in una zona più riservata, una motovedetta della Capitaneria di Porto ha condotto i cadaveri di due donne e di un uomo, deceduti per cause ancora in corso di accertamento a bordo dei gommoni utilizzati per il viaggio verso l’Italia.
E' scattata, pertanto, la complessa macchina dei soccorsi che vedeva coinvolti la Polizia di Stato, con il massimo impegno dell’Ufficio Immigrazione, la Capitaneria di Porto, la Guardia di Finanza, i Carabinieri, i Vigili del Fuoco, la Misericordia, il 118, sotto il coordinamento della Prefettura di Crotone, deputata alla gestione amministrativa e logistica dei migranti.
Gli investigatori della Squadra Mobile della Questura pitagorica, operando in stretta sintonia con gli alti gradi della Capitaneria, hanno recuperato importanti elementi, utilissimi sia a ricostruire le fasi dei soccorsi che ad individuare gli scafisti a bordo. Hanno provveduto, infatti, ad acquisire dal comandante del mercantile “Prince 1” copia del diario di bordo, l’elenco dei cittadini extracomunitari recuperati, nonché un copioso materiale fotografico relativo alle fasi del soccorso.
Dall’esame delle immagini e della documentazione fornita, è stato accertato che la “Prince 1”, nella mattina di domenica 3 maggio, aveva prestato soccorso a due gommoni, rispettivamente alle 14.20 ed alle ore 15.32, sui quali viaggiavano in sovrannumero ed in precarie condizioni si sicurezza 107 cittadini stranieri (compresi i tre cadaveri sul primo) e 104 migranti sul secondo.
Le immediate attività investigative hanno consentito, inoltre, di individuare alcuni migranti che erazno in prossimità dei motori, alcuni dei quali intenti a pilotare i gommoni; pertanto le indagini della Mobile si sono concentrate alla loro identificazione ed all'individuazione di testimoni. Al termine delle indagini, protrattesi per tutta la giornata, alle prime ore di oggi, essendo stati raccolti incontrovertibili elementi di responsabilità a carico dei 4 soggetti, si è proceduto così a sottoporli a fermo di indiziato di delitto.
In merito alle tre persone decedute, è stata identificata solo una delle donne in M.Faith, nigeriana del 1995, che viaggiava col fratello M. John, nigeriano del 1990: quest'ultimo ha riferito di avere appreso dagli altri migranti che la sorella avrebbe avuto, prima di morire, dei problemi respiratori, riconducibili probabilmente alle esalazioni dovute al rovesciamento di una tanica di benzina all’interno del natante ed alla compressione esercitata dai compagni di viaggio a causa della calca creatasi per il sovraffollamento all’interno del mezzo.
Le salme dei tre sono state poste a disposizione del Pm di Turno della Procura di Crotone, che coordina le indagini, mentre i fermati sono stati ristretti presso la casa circondariale di Catanzaro.