Tre cadaveri nella nave che ha portato a Crotone 211 migranti
Un altro carico di vite umane quello sbarcato stamani nel porto di Crotone. Il secondo nel giro di poco più di 48 ore; domenica scorsa altri 216 immigrati erano giunti nello scalo pitagorico a bordo di una nave della Marina francese.
Oggi, invece, in 211 hanno toccato il suolo italiano dopo essere stati soccorsi nel Canale di Sicilia e trasportati da una nave petroliera panamense, la “Prince I”.
Tra gli immigrati anche i cadaveri di tre persone, un uomo e due donne, recuperati da un gommone insieme ad altri profughi mentre erano alla deriva. Le salme saranno trasferite presso l’istituto di medicina legale del policlinico di Catanzaro per l'autopsia.
h14:11 | Completato lo sbarco dei 211 profughi (190 uomini e 21 donne) approdati questa mattina al porto di Crotone.
100 di queste persone saranno trasferite a Bologna, mentre i 23 minori sono stati affidati alle cure della migranti Croce rossa che li sistemerà provvisoriamente all'interno di una palestra cittadina. Il restante gruppo invece è stato portato con i mezzi della Misericordia al CARA di Sant'Anna.
I migranti sono apparsi molto provati dal lungo viaggio compiuto in mare tanto che per 5 di loro si è reso necessario il ricovero in ospedale: tre perché ustionati dallo scarico dei motori del gommone vicino ai quali hanno viaggiato e due donne in stato di gravidanza bisognose di cure. Il dispositivo di accoglienza è stato coordinato dalla Prefettura di Crotone.
h 17:15 l In entrambe le circostanze, la Prefettura di Crotone ha coordinato le procedure per il primo soccorso e l’accoglienza, espletate nel pieno rispetto delle condizioni di sicurezza, con l’intervento della Capitaneria di Porto di Crotone, oltre alle Forze di Polizia, al Comune di Crotone, Vigili del Fuoco, SUEM 118, Associazioni di Volontariato e Organizzazioni Umanitarie. Tutte le componenti del soccorso e dell’accoglienza sono state attivate secondo le procedure definite nel protocollo operativo sbarchi, nel cui ambito sono definiti gli aspetti organizzativi e logistici di dettaglio.
I migranti sono stati sottoposti ad un primo screening sanitario pianificato direttamente in banchina da personale sanitario del Suem 118.
Successivamente, su disposizione del Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno, i migranti adulti sono stati condotti presso il locale Cara di Isola Capo Rizzuto per le procedure di identificazione e fotosegnalamento, mentre i minori non accompagnati sono stati affidati ai servizi sociali del Comune di Crotone.