Sciopero contro l’abolizione del medico di famiglia
“Ogni giorno assistiamo ad una progressiva violazione degli Accordi Nazionali e Regionali (ancora oggi inapplicati in alcune parti) , unendo i pesanti danni economici derivanti dalla mancata applicazione di alcuni istituti, alla realtà di un blocco dei due accordi, che oramai dura da circa 10 anni”. E’ quanto scrive il direttivo provinciale della Fimmg-Crotone.
“A ciò - continua la nota - aggiungiamo il rischio delle proposte avanzate dalla SISAC (l’organismo preposto alla contrattazione sindacale) che vuole un medico di famiglia succube delle varie norme vessatorie, con grave alterazione del rapporto di fiducia con gli assistiti, limitando sempre più l’autonomia professionale del medico e con l’intento, oramai palese, di condizionare pesantemente l’autonoma capacità organizzativa di ognuno di noi (vedi l’obbligo di partecipazione ai gruppi snaturando la caratteristica fondamentale della professione che è il rapporto fiduciario medico-paziente, l’applicazione di circolari sempre più punitive e piene di limitazioni all’attività professionale sia per i medici che per gli assistiti).
Dal manifesto affisso negli studi , il messaggio più forte di questa campagna è:
“Le Regioni preferiscono togliere a te Cittadino la libertà di scegliere il medico ed al tuo Medico la libertà di curarti secondo scienza e coscienza, preferendolo subordinato a logiche di risparmio e ricattato da ordini di servizio punitivi.”
Chiediamo il sostegno di tutti i cittadini\pazienti nella consapevolezza che le azioni di protesta programmate sono rivolte contro gli Enti Regolatori (Regioni ed Enti delegati), nella difesa del Diritto alla Salute sancito anche dalla nostra Costituzione.
La prima di queste azioni di protesta è lo sciopero generale nazionale dei medici di famiglia, proclamato per martedì 19 maggio con chiusura completa degli ambulatori mantenedo la garanzia delle prestazioni urgenti e indifferibili”.