Blitz al campo rom di Cosenza: sequestrati 100kg di rame e 5 climatizzatori, due denunce
Questa mattina, nel corso di un'operazione nel campo rom, gli agenti della Polizia Provinciale di Cosenza hanno denunciato due persone per reati ambientali e hanno ritrovato e sequestrato, nelle baracche del campo, 100 chili di rame, 5 motori di compressione per climatizzatori di tipo industriale. Sono state inoltre sequestrate, nei giorni scorsi, cinque automobili irregolari, ovvero sprovviste di assicurazione e revisione, e altre cinque carcasse che sono state demolite.
Per di più, nella zona vicino al fiume sono state rivenute masserizie e rifiuti di ogni genere, comprese tonnellate di guaine di isolante gettate via sulle sponde del fiume, dopo aver tirato fuori il rame che custodivano.
Questi sono gli effetti collaterali di inquinamento ambientale causati da uno dei reati più frequentemente riscontrato nei campi rom, quello di furto di rame, che viene rivenduto a circa sei euro al chilo ai ricettatori, che alimentano il circolo vizioso dei furti. Nei mesi scorsi, infatti, le forze dell'ordine avevano scoperto, e poi murato, un tunnel sotterraneo che dal campo rom portava direttamente ai binari della ferrovia di Vaglio Lise, dalla quale i ladri asportavano facilmente chilometri di cavi, che spesso causavano il blocco delle corse dei treni.
Polizia Provinciale e Squadra Mobile hanno inoltre sottolineato la pericolosità e la promiscuità del sorgere delle baracche a pochi metri dal fiume, che mette gli occupanti a rischio incolumità in caso di esondazioni, e a pochi metri dai binari della stazione, anche in questo caso una condizione di evidente pericolosità in caso di incidenti ferroviari.
L’operazione è stata messa in atto grazie a una collaborazione sottoscritta tra il Presidente Occhiuto e il questore Liguori che ha portato, in questi ultimi giorni, a intensificare i controlli in tema di reati ambientale e, dai primi dati, risulta già una tendenza in negativo nei casi di furti di rame.