Locride. Controlli del territorio, denunce deferimenti
Un 53enne di Grotteria, nel reggino, è stato denunciato dopo che, durante un controllo, è stato accertato che in qualità di custode giudiziale della propria vettura sottoposta a sequestro amministrativo, avrebbe omesso di porre in essere le previste ed adeguate misure di custodia per impedire l’alienazione o l’asportazione del bene. L’uomo avrebbe riferito ai militari che la vettura era stata asportata giorni addietro da parte di ignoti.
I Carabinieri di Staiti, a conclusione dei relativi accertamenti, hanno denunciato una 60enne del luogo responsabile di aver fatto pascolare abusivamente, lungo la locale SP 66, un branco di 7 bovini che, a seguito di accertamenti presso l’azienda sanitaria di Reggioù, è risultato essere di sua proprietà. In poco più di un anno, sono state finora dodici le persone denunciate dalla sola Stazione di Staiti per questo reato.
A Samo deferiti in stato di libertà per rissa tre persone del luogo: si tratta di un disoccupato 39enne e di due fratelli operai, rispettivamente, di 38 e 31 anni. Nella tarda serata di ieri, dopo una discussione nata da un litigio tra i figli, uno di questi giovanissimo, sono venuti alle mani colpendosi violentemente tra loro con calci e pugni. L’immediato intervento di due pattuglie dell’Arma ha consentito di ristabilire la calma tra i litiganti.
Ad Africo Nuovo, durante un servizio di controllo alla circolazione stradale, denunciati un 44enne e un 21enne, entrambi del luogo, sorpresi alla guida di autovettura privi della patente di guida, il primo poiché precedentemente colpito da un provvedimento di revoca emesso dalla Prefettura di Reggio Calabria a seguito di una condanna, il secondo perché non l’aveva mai conseguita.
A Careri e di Locri denunciato un 26enne di Benestare sorpreso, nel giro di una settimana e per ben tre volte, alla guida di un motociclo del fratello senza essere in possesso della patente di guida, documento revocatogli oltre quattro anni fa a seguito della sua sottoposizione alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza.
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Locri hanno denunciato in stato di libertà un 71 enne del luogo poiché, a seguito di un controllo effettuato in collaborazione con i tecnici dell’Enel, è stata riscontrata presso la sua abitazione la presenza di un allaccio abusivo alla rete elettrica pubblica attraverso la realizzazione di un sistema di cavi, by-passando il contatore che ne avrebbe dovuto attestare il consumo. Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro.
A Marina di Gioiosa Jonica, deferiti in stato di libertà, per furto aggravato di energia elettrica, due coniugi: a seguito di controlli effettuati sempre col personale specializzato dell’Enel, è stata scoperta la realizzazione, presso l’esercizio commerciale di loro proprietà, di un allaccio abusivo alla rete elettrica realizzato con un apposito cavo elettrico, nella circostanza sottoposto a sequestro.
A Brancaleone deferite a piede libero due coppie di coniugi del luogo per furto aggravato di energia elettrica: le stesse avrebbero allacciato abusivamente, mediante un by-pass di fili, il contatore della propria abitazione di residenza alla linea elettrica dell’Enel e oltre che a quella delle rete idrica comunale (per questo deferiti anche per furto di acqua).
I Carabinieri della Stazione Caulonia Marina, insieme ai colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, hanno deferito in stato di libertà un 49enne del posto per alterazione di arma, detenzione abusiva di munizioni e di specie di mammiferi o uccelli nei cui confronti la caccia non è consentita. In particolare, nella mattinata di ieri, il soggetto è stato controllato mentre era alla guida della sua auto in località Monte Gallo. Durante l’ispezione del bagagliaio è stata rinvenuta, all’interno di una cassetta in legno e nascosta tra oggetti di vario genere, una cartuccia per fucile cal. 20. Insospettiti da questa circostanza, i militari hanno ritenuto opportuno approfondire il controllo, procedendo anche a effettuare una perquisizione domiciliare presso l’abitazione del fermato. Lì hanno rinvenuto una carabina a uso sportivo, con potenzialità offensiva inferiore a 7,5 Joule, a cui era stata modificata la tacca di mira con un congegno di precisione, due cartucce a palla unica cal. 12 e due cartucce cal. 36, oltre a 9 ghiri custoditi all’interno di un congelatore. A quel punto, i Carabinieri, grazie al prezioso ausilio dei Cacciatori, hanno deciso di estendere le operazioni di controllo a tutta l’aria circostante ed eseguito un più ampio servizio di rastrellamento finalizzato alla ricerca di armi, munizioni e materie esplodenti, nel corso del quale sono state ritrovate, all’interno di una struttura rurale in disuso - priva di recinzione e pertanto accessibile a chiunque - 320 cartucce di vario calibro, ben nascoste in un tubo di plastica. Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro e verrà depositato presso l’Ufficio Corpi di Reato della Procura della Repubblica di Locri, ad eccezione dei ghiri congelati che, su disposizione del Pubblico Ministero di turno, sono stati distrutti sul posto.