Dia Genova, confiscati due milioni a presunto esponente ‘ndrangheta
La Dia di Genova ha confiscato due milioni a Domenico Romeo, calabrese sessantanovenne residente a Spezia e considerato esponente della 'Ndrangheta in Liguria.
Il provvedimento nasce da una una proposta del direttore della Dia, elaborata sulla base di approfondite indagini patrimoniali svolte dagli investigatori del centro operativo di Genova. Romeo è ritenuto un personaggio di elevato spessore delinquenziale e avrebbe ricoperto il ruolo di referente strategico di una ramificazione ligure della 'ndrangheta, i cui vertici risiedono in provincia di Reggio Calabria.
Imprenditore del ramo trasporti, ha gestito alcune società in provincia di La Spezia e Massa, che gli inquirenti ritengono avesse intestato fittiziamente a prestanomi compiacenti, in concorso con altri personaggi calabresi ma residenti in Liguria e Toscana, già denunciati all'autorità giudiziaria della Spezia nell'ambito dell'operazione 'Grecale ligure', condotta dal Centro operativo genovese.
A suo carico sono stati numerosi i provvedimenti giudiziari per estorsione, usura, riciclaggio, ricettazione, associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, porto abusivo e detenzione di armi. Il tribunale della Spezia, nel provvedimento di confisca, rileva una elevata pericolosità mafiosa del 68enne e gli ha inflitto la misura della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per 2 anni e mezzo. Romeo, in questo periodo, vedrà così limitata fortemente la sua libertà personale in quanto, pena l'arresto, non potrà allontanarsi dal Comune di residenza o uscire dalla propria abitazione nelle ore notturne.
Tra i beni confiscati le quote di tre società di autotrasporto con sede ad Arcola e Massa, numerosi autobus, furgoni, autovetture e autoarticolati intestati alle stesse aziende.