Denise Sapia vola a Cannes insieme al regista Luca Fortino
Denise Sapia vola a Cannes insieme al regista Luca Fortino. Il cortometraggio Silent Night ha passato le scrupolose selezioni ed è stato incluso nella 68° Edizione del più importante festival cinematografico del mondo, nella sezione short film corner, lo spazio dedicato ai cortometraggi fuori concorso.
Una prestigiosa vetrina che ha garantito alla pellicola di avere una risonanza internazionale. Tant’è che il corto ha ottenuto ben due proposte di distribuzione che vedranno la diffusione del progetto in altrettanti Paesi Europei.
Un’impresa non da poco riuscire ad approdare al festival di Cannes. In particolare, la sezione short film corner è un trampolino di lancio per registi e aspiranti attori. Ma è soprattutto una vetrina degna di attenzione, davanti alla quale transita un pubblico di addetti ai lavori e cinefili attenti ed esperti, che conoscono bene la difficoltà, rispetto ai lungometraggi, di questi piccoli mondi che in pochi minuti devono riuscire ad esprimere la propria essenza, trasmettendo al pubblico emozioni.
Silent Night, prodotto dalla Filmakeritalia in collaborazione con Cinecalabria è un corto diretto da Luca Fortino, giovane regista emergente cosentino, che ha scoperto la giovanissima e talentuosa attrice rossanese, Denise Sapia. Ed è proprio a Rossano che sono state girate gran parte delle scene in cui la piccola Denise è protagonista, insieme a Danny Quinn, figlio del celebre Anthony Quinn, ed Anna Falchi, nel difficile ruolo di una bambina extracomunitaria bisognosa. Nel corto, che racconta delle quotidiane quanto drammatiche storie di bambini sfortunati, schiavi dello squallido “mercato dell’elemosina”, inoltre, è presente anche l’attrice Titti Cerrone, oltre ai tantissimi bambini rossanesi che hanno fatto da comparsa e da cornice a questo piccolo grande capolavoro di cinema breve.
Tante le proiezioni eseguite in questi giorni a Cannes davanti a produttori, distributori e professionisti del settore. I quali, entusiasti, hanno espresso il proprio apprezzamento nei confronti della piccola attrice rossanese che, a soli dieci anni, è stata capace di entrare nel suo ruolo di protagonista in una maniera così realistica e naturale, nonostante le difficoltà nell'interpretazione del linguaggio di una bambina extracomunitaria, da sembrare vera, credibile e assolutamente portata per continuare a percorrere una strada nata solo per gioco. Ma che lascia intravedere un futuro di successo nel mondo cinematografico.