Mddc: “A quando la sanità per il cittadino?”
Riceviamo e pubblichiamo una nota del Movimento per la difesa dei diritti del cittadino. Nel comunicato si fa riferimento alla situazione sanitaria del territorio. E chiede maggiore attenzione per trovare una soluzione al problema.
“Un vecchio politico sosteneva che quando lo stato deve fare cassa preleva di solito dalla scuola, dai dipendenti statali e dai servizi sanitari. Naturalmente l’unica logica sono i tagli. Oltre al danno civile ed economico prodotto dalla politica e falsi amministratori della cosa pubblica c’è la beffa di prospettare nei tagli, di solito definiti ristrutturazioni, un miglioramento del benessere sociale. La Nostra Sanità degli ultimi 3-4 anni è l’emblema di tutto questo.
Il Piano di rientro dai debiti sanitari (prodotti non certo dai cittadini calabresi ed a maggior motivo da quelli crotonesi). Ha avuto varie fasi di taglio: la prima a carico dei posti letto ospedalieri beninteso soprattutto quelli pubblici, poi un taglio netto sull’operatività di quello che era rimasto dei vari servizi (leggi taglio di primari e di responsabili di servizi), siamo certi che il prossimo passo sarà il taglio del personale (leggi esubero di personale sanitario e messa in mobilita degli stessi e/o taglio ai contratti al personale precario ). L’aspetto più grave di tutto questo è l’idea che il popolo calabrese e ancora di più quello crotonese debba essere trattato da idiota. Ma veramente la classe dirigente pensa che alla pazienza non ci sia mai fine? Sono veramente convinti che il governare la cosa pubblica debba essere sempre nell’interesse dei soliti e pochi noti piuttosto che nell’interesse della collettività?
Nel corso degli ultimi 3-4 anni non un Amministratore della Salute crotonese ha dimostrato di avere una visione complessiva della gestione della salute, non un Direttore generale e/o Sindaco ha mai dimostrato di avere a cuore la salute del popolo crotonese. I fatti sono sotto gli occhi di tutti: posti letto dimezzati-strutture complesse e semplici sparite nel corso dei vari decreti regionali, liste d’attesa chilometriche. Migrazione sanitaria e trasferimenti presso altri ospedali decuplicati-pronto soccorso sommerso da richieste inappropriate, Sanità del territorio a dir poco scadente.
Questo è il risultato di programmazioni sanitarie già vecchie quando pubblicate (leggi nuovo patto salute 2014/2016).di tagli lineari e non meritocratici, della mancanza di concertazione con associazioni, enti e altro. Ma quali sono stati i progetti messi in campo per sanare queste criticità? Quali le idee per mettere fine a questo scempio? Siamo comunque convinti che il problema dei problemi sia la scelta dei vari Amministratori che non rispondono più all’interesse della collettività, che dovrebbero rappresentare ,ma solo a logiche di potere.
Restiamo a disposizione di quanti volessero condividere il desiderio di ribadire che ancora a Crotone sono vigenti le stesse norme costituzionali in essere nel resto d’Italia. Per gli smemorati art. 1-art.4-art.9-art.28-art.30-art.32-art. 54”.