Progetto Crotone 5 Stelle: “Siamo a secco e seccati!”

Crotone Attualità

"Come cittadini di Crotone, non possiamo che esternare il nostro malessere nel dover vivere privati di ciò che è alla base della vita. Senza acqua non c'è vita." E' quanto si legge in una nota dei cittadini crotonesi di Progetto Crotone 5 Stelle.

"A Crotone, a causa della mala politica - osservano - che ci ha governato e che ci governa, a livello regionale e comunale, anche quest'anno, ci avviamo verso una stagione di sofferenza. La Sorical, società in liquidazione, continua ad operare riduzioni arbitrarie delle forniture idriche ai comuni, con la pretesa di vantare crediti per la riscossione di tariffe illegittime, come ha ben evidenziato la Corte Costituzionale e la Corte dei Conti. La nostra regione è minacciata da un nuovo commissariamento anche su questo settore. In Calabria sono anni che si creano ad arte le emergenze per giustificare lo sperpero di denaro pubblico attraverso commissari nominati anche dal governo Renzi per andare in deroga alle leggi!"

"Adesso non ne possiamo più e non possiamo più tollerare queste situazioni. La Regione Calabria - continuano i 5 stelle - potrebbe riprendere la proposta di legge d'iniziativa popolare sottoscritta da migliaia di calabresi che, sulla scia dello storico risultato referendario, chiedono la creazione di una azienda speciale di diritto pubblico per la gestione del servizio idrico integrato ed invece, si guarda già verso l'ennesimo inutile e costoso commissariamento che non risolverebbe la situazione. Il 4 giugno, finalmente, in Commissione Ambiente, hanno iniziato a lavorare sulla "Tutela, governo e gestione pubblica delle acque", una legge di iniziativa popolare che giace in Parlamento dal 2007 accompagnata da oltre 400mila firme".

"La legge, a prima firma Federica Daga (M5S), nata da un percorso collettivo nazionale, prevede la gestione del servizio idrico attraverso soggetti di diritto pubblico, aziende speciali o consorzi, la partecipazione attiva della cittadinanza e dei lavoratori nella gestione, e la suddivisione del territorio in bacini idrografici per tutelare la risorsa dalla captazione alla deputazione e la conseguente eliminazione degli Ato provinciali o regionali che ad oggi prevedono il gestore unico. Da oggi la responsabilità che giunga a buon fine e venga finalmente approvata è di tutte e tutti gli eletti in questa legislatura, 27 milioni di cittadini lo chiedono da 4 anni con un messaggio forte e chiaro "fuori i profitti dall'acqua, fuori l'acqua dal mercato"

"Il commissariamento dei rifiuti in Calabria - sostengono ancora i pentastelati - ha generato un mostro di un miliardo e mezzo di sprechi senza benefici, al contrario ci vediamo costretti a buttare in discarica ed inceneritori materie che nei paesi dalla politica normale vengono recuperati a vantaggio dell'ambiente e con notevole risparmio sulle bollette, no, un altro commissariamento no! Invece di pensare a chi affidare anche il commissariamento dell'acqua calabrese, chiediamo al Presidente della Regione Calabria, al Sindaco di Crotone e a tutte le forze politiche di far si che il processo di approvazione della legge a tutela dell'acqua sia rapidamente approvata e si riesca veramente ad uscire da questa insostenibile situazione. Quando si vuole, si riesce ad approvare una legge in meno di un mese!"

"Per questi motivi, noi cittadini di Crotone, diciamo: NO all'ennesimo Commissariamento, SI all’ Acqua pubblica, annunciando la volontà - concludono i Cinquestelle - di coinvolgere tutta la cittadinanza in un dibattito pubblico finalizzato alla individuazione e condivisione di una soluzione possibile e praticabile."