Interrogazione dalla senatrice Bignami su alunna esclusa dalla gita
"Premesso che: secondo quanto appreso dall'interrogante, in data 12 maggio, la minore F. C. di anni 12, affetta da disturbo dello spettro autistico, frequentante la classe 5a B dell'istituto comprensivo di Bovalino sarebbe stata esclusa, senza alcun giustificato motivo dall'uscita didattica presso il museo di Locri, senza che i suoi genitori venissero avvisati": questo l'incipit della interrogazione presentata dalla senatrice Bisgnami sul caso della studentessa disabile non ammessa ad una gita a Bovalino.
"La bambina, pertanto - continua l'interrogazione - entrando a scuola nell'orario consueto, si sarebbe trovata improvvisamente sola e impreparata in una classe vuota, senza i suoi compagni;
la bambina è affetta da una patologia che comporta reazioni innanzi a cambiamenti inaspettati, pertanto trovandosi in una classe vuota, senza i compagni, e senza che nessuno la avesse preparata al cambiamento, avrebbe provato un forte disagio e avrebbe reagito con ira contro i banchi e contro un'insegnante;
la minore, pur essendo seguita da un'insegnante di sostegno e da un'assistente educativa, sarebbe stata esclusa dall'uscita didattica senza nessun avvertimento, il che appare in contrasto con gli articoli 3, 34 e 38 della Costituzione e con la convenzione dell'ONU per i diritti delle persone con disabilità, ratificata dal Parlamento Italiano con la Legge 3 marzo 2009, n. 18;
non è stato ancora chiarito se sia stato consultato preventivamente il medico che aveva in cura la bambina, nè se vi sia stato un raccordo tra l'insegnante di sostegno, il neuropsichiatra infantile del distretto sanitario competente, per definire precauzioni e strumenti utili ai fini di permettere la partecipazione di F. all'uscita didattica o per escluderne la partecipazione;
secondo quanto appreso dall'interrogante, nè l'insegnante di sostegno di F. nè nessun altro avrebbero informato i genitori dell'uscita didattica del 12.05.2015 e dell'esclusione della minore, venendo meno alle normative vigenti;
i genitori avrebbero pertanto chiesto immediati chiarimenti al dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo di Bovalino (RC) e avrebbero interessato l'Autorità Garante per l'infanzia e l'adolescenza della Regione Calabria che sarebbe intervenuta in data 3.06.2015 con una letetra inviata alle autorità competenti;
ad oggi i genitori di F. non avrebbero ancora ricevuto alcun chiarimento da parte del Dirigente interpellato;
si chiede di sapere:
se il ministro in indirizzo, nell'ambito delle proprie competenze, non ritenga opportuno intervenire per chiedere un chiarimento al Dirigente dell' Istituto Comprensivo di Bovalino sui fatti del 12 maggio e per offrire un doveroso riscontro ai genitori della minore, della quale apparirebbero lesi i diritti all' istruzione, all'integrazione e alla salute".