Decreto su polizia provinciale, Littera: “Indispensabile per la lotta al bracconaggio”

Cosenza Attualità
Francesco Littera

“Apprendo con grande stupore e incredulità di un Decreto Legge licenziato dal Consiglio dei Ministri il giorno 11 giugno c.a., e pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 19 u.s., nel quale il Governo ha deciso di sopprimere la Polizia Provinciale.” È quanto afferma il Capitano Francesco Littera, Comandante Provinciale della Vigilanza Volontaria ANLC e AILPS, che lancia un grido di allarme in difesa della Polizia Provinciale.

“La Polizia Provinciale è altamente specializzata nella tutela del territorio extraurbano e rurale, nella lotta ai crimini ambientali, al fenomeno del bracconaggio ed in genere impegnata contro lo sfruttamento criminale dell’ambiente e degli animali. Con un tale manovra – prosegue il Capitano - vengono meno quelle funzioni di polizia venatoria, nelle quale le polizie provinciali rivestono un ruolo di primo piano in merito all’attività di vigilanza sull’esercizio della caccia, per la prevenzione e repressione dei vari fenomeni di bracconaggio e sulla tutela della fauna selvatica, di Polizia zoofila e di tutela degli animali in genere, di quelle attività finalizzate alla prevenzione, accertamento e repressione dei reati a danno del benessere degli animali e del patrimonio zootecnico e contro il fenomeno del maltrattamento degli stessi, nonchè del recupero della fauna selvatica ferita e/o in difficoltà e dell’attività di coordinamento e controllo della vigilanza ittico-venatoria volontaria. Al riguardo, nella provincia di Cosenza nel corso di questi ultimi anni, numerose sono state le richieste di collaborazione con gli agenti della Polizia Provinciale con i quali abbiamo svolto diversi servizi congiunti ed altrettante sono state le richieste di intervento dei volontari in occasioni di situazioni di gravi episodi di bracconaggio per le quali richiedevano la presenza di operatori con la qualifica di polizia giudiziaria.

Ritengo pertanto apprezzabile e direi insostituibile il lavoro svolto ogni giorno dagli agenti della Polizia Provinciale. Tale disposizione legislativa – conclude - determinerebbe un vuoto e un’incertezza difficilmente superabile dal punto di vista del contrasto ad attività e pratiche illegali in merito alle materie sopracitate.”