Guardia finanza, consuntivo delle attività nei primi cinque mesi del 2015

Cosenza Cronaca

Nei primi 5 mesi del 2015 la Guardia di Finanza di Cosenza ha: scoperto 51 responsabili di reati fiscali e 13 evasori totali; individuato 130 posizioni lavorative irregolari di cui 100 in nero; eseguito 3.195 controlli, in tutto il territorio della provincia, sulla corretta emissione di scontrini e ricevute, riscontrando irregolarità nel 38% dei casi; sequestrato beni ad evasori fiscali per oltre 13 milioni di euro; oltre 8,4 milioni di euro il valore dei beni proposti per il sequestro all’Autorità Giudiziaria; denunciato 657 fittizi braccianti agricoli; avanzato proposta di sequestro di beni alla criminalità economica ed organizzata per oltre 16 milioni di euro; sequestrato oltre 53 mila di prodotti contraffatti ed insicuri ed oltre 22,6 kg di sostanze stupefacenti.

Anche nella città di Cosenza, all’interno della caserma “Domenico Fazio”, con una cerimonia improntata alla sobrietà si è celebrato oggi il 241° anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza, le cui origini risalgono al lontano 1774, anno di fondazione del Corpo come “Legione Truppe Leggere”. Nella ricorrenza, il comandante provinciale, Colonnello Giosuè Colella, ha inteso ringraziare tutti i militari dipendenti per il contributo ancora una volta fornito, esortandoli a proseguire con determinazione, impegno, dedizione e disponibilità nel lavoro quotidiano.

È seguita, quindi, la lettura dei messaggi del Presidente della Repubblica e dell’Ordine del Giorno Speciale del Comandante Generale. La ricorrenza dell’anniversario ha svolto, altresì, da naturale cornice al giuramento degli ispettori in congedo recentemente nominati Sottotenenti della riserva di complemento della Guardia di Finanza: Antonio De Simone, Giuseppe Salerno e Antonio Cavaliere.

La Festa del Corpo è la giusta occasione per illustrare, documentare un bilancio dei risultati raggiunti nei primi cinque mesi di quest’anno dalle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Cosenza. Prosegue il costante adeguamento della Guardia di Finanza alle sempre più veloci mutazioni degli scenari politici, economici e sociali conseguenti al processo di globalizzazione ed in tale ottica, per il corrente anno, sono state previste a livello Centrale tre distinte nuove direttrici operative lungo le quali sviluppare le attività dei Reparti: attività investigativa, ossia sviluppo di indagini di polizia giudiziaria riferite ai più gravi reati a sfondo economico-finanziario; piani operativi, ovvero esecuzione di programmi d’intervento mirati sulle più pericolose manifestazioni d’illegalità nelle diverse aree del Paese; controllo del territorio, con la quale i Reparti territoriali assicurano il presidio sistematico ed unitario di strade, aree urbane e frontiere marittime per contrastare i traffici illeciti.

Contrasto all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali. Il contrasto alle frodi ed all’economia sommersa è il primo dei 40 nuovi “piani operativi” affidati ai Reparti per il relativo sviluppo, suddivisi in tre distinte macro-aree: lotta all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali (18 piani); tutela della spesa pubblica (10 piani); contrasto alla criminalità organizzata ed economico-finanziaria (12 piani). La relativa attività, che rientra quindi tra gli interessi prioritari e strategici istituzionalmente attribuiti alla Guardia di Finanza, è realizzata attraverso lo svolgimento di indagini di polizia giudiziaria, ovvero mediante attività di carattere amministrativo, come verifiche e controlli intrapresi in maniera mirata nei confronti di soggetti preventivamente selezionati sulla base di precise risultanze, procedendo, nei casi ove sono ricorsi i presupposti di legge, ad interessare l’Autorità Giudiziaria con proposte rivolte al sequestro dei patrimoni dei responsabili di reati fiscali in funzione della confisca in misura equivalente ai tributi evasi, allo scopo di assicurare un effettivo recupero delle risorse indebitamente sottratte all’Erario.

Nel quadro del contrasto all’evasione rientra anche la lotta all’economia sommersa, finalizzata non solo al recupero delle risorse sottratte ai bilanci pubblici ma anche ad arginare la diffusione dell’illegalità e dell’abusivismo nel sistema economico, a tutela delle imprese e dei professionisti che rispettano la legge e le cui prospettive di sviluppo sul mercato sono seriamente compromesse dalla concorrenza sleale di chi opera nell’illegalità. Analogamente, i piani operativi per la lotta al lavoro sommerso non puntano unicamente al recupero delle imposte e dei contributi evasi, ma anche a contrastare le attività illecite connesse al fenomeno, quali lo sfruttamento dell’immigrazione clandestina o la produzione e il commercio di articoli con marchi contraffatti e/o insicuri, nonché ad aggredire i grandi patrimoni e le ricchezze accumulate da chi sfrutta la manodopera irregolare.

Tutela spesa pubblica. Il Comando Provinciale di Cosenza ha notevolmente accresciuto l’azione a tutela delle uscite del bilancio pubblico in ragione del delicato ulteriore compito recentemente affidato alla Guardia di Finanza teso ad assicurare un efficace dispositivo di controllo anti-frode dei flussi di spesa, del tutto speculare rispetto a quello “storicamente” previsto per la tutela delle entrate fiscali. L’azione di servizio nello specifico comparto è svolta secondo le direttive impartite nell’ambito della seconda macro-area dei “piani operativi” predisposti da quest’anno dal Comando Generale.

Conseguentemente, sono oggetto di attenzione operativa tutte le più significative voci di spesa pubblica attraverso mirate attività svolte per la prevenzione e repressione delle truffe in danno dei finanziamenti nazionali, comunitari e a carico dei bilanci delle Regioni e degli Enti locali, ivi comprese quelle relative alla spesa previdenziale, sanitaria e alle prestazioni sociali agevolate, nonché mediante lo svolgimento di indagini nel settore della corruzione e degli altri reati contro la Pubblica Amministrazione nonché gli accertamenti in materia di danni erariali d’iniziativa o su delega della Corte dei Conti.

Contrasto criminalità organizzata ed economico finanziaria. Il contrasto alla criminalità organizzata ed economica costituisce la terza macro-area dei già menzionati piani operativi. Lo scopo è, da un lato, quello di aggredire i capitali illecitamente accumulati, attraverso la confisca di beni e proventi delle attività delittuose oltreché delle aziende finanziate con capitali mafiosi e, dall’altro, prevenire la formazione di patrimoni criminali, attraverso l’approfondimento delle segnalazioni di operazioni sospette, le ispezioni antiriciclaggio ed i controlli transfrontalieri sui movimenti di valuta.


Attività investigativa delegata. Nei primi cinque mesi del 2015 i dipendenti Reparti sono stati destinatarie di 479 deleghe d’indagine dell’Autorità Giudiziaria ordinaria, 337 delle quali concluse. Del totale delle deleghe pervenute, il 9,19% (pari a 44) ha interessato il comparto dei reati tributari, di cui 15 connesse all’emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. 62 incarichi investigativi sono riferibili al settore della spesa pubblica. Di essi, 44 hanno riguardato reati contro la Pubblica Amministrazione e in materia di appalti e 18 casi di indebita richiesta o percezione di finanziamenti a carico del bilancio nazionale e dell’Unione Europea.

Ulteriori 56 deleghe hanno riguardato delitti di usura e contro il patrimonio, 23 reati societari e fallimentari. Nel quadro della collaborazione con l’Autorità Giudiziaria si collocano anche le 9 richieste di accertamento formulate dalla Corte dei Conti in relazione ad ipotesi di danno erariale, 3 delle quali già soddisfatte.

Attività anti-contrabbando nel settore dei prodotti energetici. Sul fronte della lotta alle frodi in materia di accise e di altre imposte indirette sulla produzione e sui consumi la Guardia di Finanza di Cosenza esegue ripetuti interventi presso gli impianti di distribuzione stradale finalizzati a riscontrare l’effettivo quantitativo di carburante erogato dalle colonnine, la qualità merceologica dei prodotti immessi in consumo ed il rispetto degli obblighi in tema di corretta e trasparente informazione all’utenza sui prezzi praticati.

Lotta al gioco illegale. Nel quadro della più ampia azione contro l’evasione fiscale e gli interessi economici della criminalità, i dipendenti Reparti, nell’ambito del contrasto dei fenomeni di abusivismo e di illegalità che interessano il mercato dei giochi e delle scommesse, svolgono indagini di polizia giudiziaria volte alla scoperta delle condotte fraudolenti più gravi e complesse, nonché controlli di natura amministrativa, in forma autonoma o in maniera congiunta nel più ampio quadro dei “piani coordinati di intervento”, in collaborazione con la locale agenzia delle Dogane e dei Monopoli e dei “piani operativi di controllo interforze” – in ambito nazionale - che prevedono la partecipazione corale di tutte le altre forze di polizia, dirette dal Prefetto e coordinate dal Questore.

Tutela dei diritti di proprietà e dei consumatori. La Guardia di Finanza è fortemente impegnata anche nella lotta alla contraffazione, al falso made in Italy e alla commercializzazione di prodotti non sicuri o dannosi per la salute, alla pirateria audiovisiva e informatica e a tutti i fenomeni che vi sono connessi, quali l’evasione fiscale e contributiva, lo sfruttamento del lavoro nero, il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, il riciclaggio e il reimpiego dei proventi illeciti, con l’obiettivo finale di risalire tutta la filiera del falso per arrivare ad individuare i flussi finanziari che la alimentano nonché aggredire i patrimoni illeciti accumulati dagli organizzatori.

Contrasto ai traffici illeciti. Nel quadro della più ampia missione di concorso alla sicurezza interna ed esterna del Paese, i dipendenti Reparti, attraverso articolate indagini di polizia giudiziaria, assicurano un’ampia azione di contrasto ai traffici illeciti, non solo di merci di contrabbando e contraffatte, ma anche di sostanze stupefacenti e rifiuti.

Controllo economico del territorio. La Guardia di Finanza assicura con il controllo economico del territorio mediante i controlli su persone e merci su strada per il contrasto ai traffici illeciti economici – finanziari quali: lavoro nero, contrabbando e gioco illegale, vendita di prodotti contraffatti e pericolosi, truffe. Nell’ambito della “sicurezza urbana”, il Corpo concentra, poi, la sua attenzione nel contrasto all’abusivismo commerciale, che rappresenta, tra l’altro una forma di concorrenza sleale in danno degli operatori che esercitano l’attività nella piena legalità. Il controllo economico del territorio è garantito dai Reparti del Corpo anche grazie alle richieste di intervento che giungono al numero di pubblica utilità gratuito “117”. Tale servizio è un concreto ed utile strumento per corrispondere in maniera più incisiva ed immediata alle diversificate istanze di tutela espresse con sempre più maggiore vigore dalla collettività dei cittadini, nei vari settori di competenza operativa delle Fiamme Gialle (normativa tributaria, obblighi fiscali di carattere strumentale, frodi comunitarie, accise, stupefacenti, contraffazione di prodotti o monete e banconote), migliorando così i rapporti fra contribuente e fisco.

Concorso alla sicurezza e all’ordine pubblico. Le Fiamme Gialle concorrono al mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica, principalmente con l’impiego dei militari specializzati “Anti Terrorismo e Pronto Impiego” (A.T.P.I.), dislocati, in ambito provinciale, presso il dipendente Gruppo di Sibari e la dipendente Compagnia di Cosenza. I cosiddetti “Baschi Verdi”, per il loro particolare addestramento e la conoscenza delle migliori tecniche di polizia, si caratterizzano per un peculiare dinamismo operativo ed oltre a garantire i servizi di ordine pubblico e le misure di protezione personale nel quadro delle direttive delle Autorità di pubblica sicurezza, fanno parte integrante del dispositivo operativo del Corpo per il contrasto all’illegalità economico-finanziaria ed ai traffici illeciti, assicurando il loro fondamentale apporto soprattutto al controllo economico del territorio.

Il concorso alla sicurezza pubblica nelle aree montane, vede inoltre impegnata la Guardia di Finanza mediante la propria struttura di Soccorso Alpino (S.A.G.F.), sita in Cosenza, che opera mediante Finanzieri ed unità cinofile formati presso la Scuola Alpina di Predazzo, con tecniche formative all’avanguardia che prevedono la possibilità di impiego su neve, ghiaccio, roccia e macerie, oltre al supporto del comparto aereo a garanzia della tempestività degli interventi finalizzati alla salvaguardia della vita umana.

In ultimo, si ricorda l’impegno profuso nel corrente anno dai finanzieri della Sezione Operativa Navale e della Tenenza Corigliano Calabro, in collaborazione con le altre Forze di Polizia, anche in occasione dei quattro sbarchi avvenuti (2, 9 gennaio, 15 aprile e 8 giugno) nel porto di Corigliano Calabro, nel corso dei quali sono stati soccorsi complessivamente 1.461 cittadini proveniente dalla Siria, Marocco, Palestina, Gambia, Egitto, Nigeria, Libia, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Ghana, Sierra Leone, Togu, Somalia, Senegal, Mali, Eritrea e Sudan; tra questi, 178 donne, alcune in stato di gravidanza, e 180 minori.