Strutture sanitarie accreditate: 500 lavoratori manifestano a Catanzaro
Oltre cinquecento lavoratori delle strutture sanitarie accreditate di tutta la Calabria domani, 25 giugno, manifesteranno a Catanzaro.
Pullman da ogni provincia per una manifestazione organizzata dalla Funzione pubblica Cgil Calabria e dalla Fp Cisl. "Una mobilitazione - si legge in una nota - annunciata dal giorno in cui è stato emesso il decreto 62/2015 del commissario alla Sanità Massimo Scura, con il quale si svincola il costo dei contratti applicati dalla determinazione delle tariffe.
Il commissario alla Sanità è infatti intervenuto per stravolgere in peggio una materia che è già regolamentata dalla legge regionale 24/2008, che sancisce l' applicazione dei contratti collettivi di lavoro stipulati a livello nazionale per i lavoratori delle strutture della sanità privata accreditata in tutta Italia. Eliminare questa normativa equivale a lasciare "libere" le strutture di sanità privata di applicare qualunque contratto al ribasso, conveniente alla parte datoriale, o peggio applicare i cosi detti contratti di prossimità, che in sostanza dimezzerebbero le attuali retribuzioni. Si dà lo strumento al datore di lavoro per rendere questo settore una giungla contrattuale.
Da qui la manifestazione con centinaia di lavoratori da ogni angolo della regione il 25 giugno nelle strade e le piazze del capoluogo. "Auspichiamo una grande partecipazione – dichiara il segretario Funzione pubblica Cgil Calabria Alfredo Iorno - per far capire al commissario Scura che sui contratti deve confrontarsi con le organizzazioni sindacali che chiedono l'affermazione delle regole, e non solo in materia di contratti, per mettere fine a cause e concause che hanno determinato il disavanzo finanziario e la caduta della qualità dei servizi per i cittadini. Chiediamo con fermezza che la gestione della sanità in Calabria esca dalla fase commissariale e torni ai calabresi, non siamo più disposti a cedere strumenti fondamentali utili per la qualità dei servizi e la qualità della vita.
Decreti come il 62 del commissario Scura dimostrano in modo lampante che la gestione del piano di rientro ormai sta diventando un' opportunità per fare profitto sulla pelle dei lavoratori". "Ci saremmo aspettati - aggiunge Antonio Bevacqua, segretario Fp Cisl Calabria - fatti e azioni concrete da parte del commissario Scura, ma certo non provvedimenti che venissero a incidereA proprio sui lavoratori".