Cosenza: 607 immobili affittati in nero a studenti, segnalati 509 evasori

Cosenza Cronaca

Hanno iniziato dall’ottobre 2014, militari del Nucleo di polizia tributaria di Cosenza, effettuando il rilevamento degli immobili affittati a studenti universitari, scoprendo che gran parte dei proventi non venivano dichiarati nei redditi o erano riportati in misura ridotta.

Si sono così individuati 607 appartamenti affittati “in nero” senza, cioè, la regolare registrazione del contratto e l’assolvimento delle imposte di registro, di Irpef sui redditi percepiti o indicando un importo nettamente inferiore a quello realmente indicato nell’atto. Individuati anche 509 presunti evasori, cioè proprietari di immobili che avrebbero omesso di indicare in dichiarazione gli affitti percepiti. L’azione ha consentito di recuperare a tassazione quasi 12 milioni di euro per i redditi e altri 87 mila per imposta di registro evasa. Identificate, infine, 671 mancate segnalazioni di cessione di fabbricato all’autorità (la cosiddetta norma “antiterrorismo”).

I DETTAGLI

Nell’operazione denominata “Athena”, dal nome della dea greca della sapienza, osservando i numerosissimi annunci di affitti apposti su immobili nei pressi della sede universitaria, sulle bacheche delle università e su quotidiani locali, i finanzieri hanno richiesto all’ateneo gli elenchi degli oltre 32mila studenti cosiddetti “fuori sede”.

Grazie alla collaborazione dell’Unical - che da sempre si propone come simbolo di legalità - è stato possibile inviare telematicamente un dettagliato questionario direttamente sulla posta elettronica di ciascuno studente (consentendo così anche un sensibile risparmio per le casse pubbliche quantificare in 150 mila euro) e solo nei rari casi di mancata risposta, si è provveduto ad una notifica diretta e formale.

Il questionario, predisposto ad hoc e previsto dalla normativa nel settore sia dell’imposizione diretta che di Iva, era volto ad accertare l’effettiva locazione e la regolare registrazione dei contratti sugli immobili ad uso urbano (per il quinquennio 2010/2014).

Per fornire un ulteriore servizio agli studenti, evitando di sottrarre tempo prezioso alle loro attività, i militari hanno predisposto un front-office presso il centro residenziale Unical, in dei locali messi a disposizione dall’ateneo, in modo che si potessero consegnare direttamente in loco dei documenti compilati dagli universitari.

Contemporaneamente, è stata avviata una preziosa collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, per i necessari riscontri sulla corretta registrazione dei contratti di affitto. I militari sottolineano anche l’effetto deterrente conseguito dall’attività: sensibile, infatti, è stato l’aumento delle registrazioni di contratti di affitto avvenute tra la fine del mese di ottobre ed il successivo mese di novembre.

Una volta restituiti i questionari, sono stati localizzati gli immobili in affitto, i relativi proprietari, il periodo di occupazione e la somma realmente corrisposta da ciascun inquilino. Con l’aiuto delle banche del Corpo, sono stati compiuti approfondimenti sulle comunicazioni di cessione fabbricato alla autorità da effettuarsi.

E’ tuttora in corso l’analisi delle dichiarazioni dei redditi dei proprietari degli immobili relativamente alle specifiche voci delle dichiarazioni alla sezione “reddito fondiario - reddito da fabbricato”.