Cimino e Pedace su problematica della rete fognaria cittadina
"Poco più di un mese fa l’ennesimo sversamento di liquami fognari ha interessato il tratto di mare lungo viale Magna Grecia a Crotone." Lo dichiarano in una nota congiunta i consiglieri comunali Manuela Cimino e Enrico Pedace.
"Sulla stampa si legge - prosegue la nota - che “la fuoriuscita è stata probabilmente causata da un malfunzionamento della rete fognaria e che il Gestore ha prontamente riportato la situazione alla normalità”. Ma qual è la normalità della rete fognaria che interessa questo tratto di costa?
Ebbene, la succitata rete fognaria è stata costruita più di mezzo secolo fa e questo implica che all’epoca le utenze da servire erano nettamente inferiori.
Nel corso degli anni la zona è stata soggetta ad una consistente espansione territoriale che ha visto sorgere e svilupparsi diversi complessi residenziali ed una serie di strutture ricettive (complessi turistici di media grandezza e stabilimenti balneari) ad oggi serviti dalla medesima rete fognaria di allora. In seguito al rifacimento del lungomare cittadino, si è registrato un incremento di tali sversamenti che ovviamente continuano a provocare notevoli problemi di carattere igienico- sanitari.
Nonostante la Corte di Giustizia dell’UE ha condannato l’Italia (sentenza C-565/10) al risanamento ed all’attuazione in tempi brevi dei requisiti fissati nell’ormai lontano 1991 dall’Ue sulla gestione dei sistemi fognari delle acque reflue e in tema di depurazione, l’Italia non si è adeguata in tempo alla Direttiva comunitaria 91/271 e pertanto, oltre agli evidenti danni di natura ambientale e pericolo per la salute pubblica, si rischiano sanzioni pesantissime.
In Italia sono oltre 100 le città che presentano un sistema fognario e di depurazione scadente; naturalmente la nostra Crotone è fra queste.
Ad oggi risulta poco chiaro il motivo per il quale nulla è stato fatto per addivenire alla definitiva risoluzione delle illustrate problematiche che riguardano il nostro territorio già altamente penalizzato su troppi fronti.
Perché nonostante ci siano numerose risorse destinate alla riqualificazione e rigenerazione, queste non vengono capitalizzate in progetti importanti e risolutivi? Perché vige la politica del “rattoppo” e non si impegnano le risorse su programmi a lungo termine?
Chiediamo risposte concrete - concludono i due consiglieri - in merito all’importante questione posta in essere ed in generale esigiamo per la nostra terra una politica lungimirante che abbia la reale volontà di affrontare quei problemi che da tempo gravano come un macigno, sbarrando in maniera inesorabile il percorso verso ogni forma di crescita."