Salvini (Lega): “Mi rivolgo ai calabresi schifati”
Matteo Salvini, leader della Lega Nord, pensa di sfondare nel Mezzogiorno e fa tappa in Calabria con un tour che, partendo da Lamezia Terme, dove ha tenuto una conferenza stampa, lo porterà in giornata prima a Crotone, poi a Catanzaro.
Accompagnato dal coordinatore regionale del movimento 'Noi con Salvini', Domenico Urciuolo, Salvini si è presentato ai giornalisti dicendosi per nulla preoccupato delle contestazioni che lo aspettano in tutta la regione.
"Secondo qualcuno - ha detto - il problema della Calabria è Salvini e questo qualcuno va ricoverato. In Calabria c'è il record della disoccupazione pari al 23% e soprattutto c'è il record di disoccupazione femminile e giovanile. Io non prometto miracoli - ha dichiarato - perchè c'è già un fenomeno che ha promesso 80 euro in piu' in busta paga. Noi vogliamo per la Calabria una vita normale. Qualche posto di lavoro in più qualche immigrato in meno, qualche ndranghetista in meno".
"La Calabria - secondo Salvini - ha grandi potenzialità di sviluppo del settore turistico , ma raggiungerla è una Odissea perchè mancano i collegamenti e fai prima ad arrivare a New York. Io sono a disposizione dei calabresi - ha detto - e ricevo tanti inviti in molti Comuni". Salvini ha promesso rigore nella scelta di militanti e candidati.
"A chi aderisce a 'Noi con Salvini' chiediamo prima di tutto la fedina penale pulita, se no puo' andare in qualsiasi altro partito ma non con la Lega". Secondo Salvini, in Calabria e in Sicilia "presto si tornerà alle urne. Queste due regioni - ha proseguito - si giocano il record di chi perde piè assessori. Io mi rivolgo ai calabresi che non votano più perchè sono schifati. Non siamo tutti uguali. Noi non abbiamo mai governato e se cadono i viadotti o arrestano gli assessori non e' colpa di Salvini". ùSalvini, riguardo alle posizioni della Lega 'secessionista', ha detto: "Non ho cambiato idea rispetto al federalismo ed alla necessità dell'autodeterminazione, ma occorre che i calabresi eleggano le persone giuste e sappiano autogestirsi. Prima - ha proseguito - pensavamo che la battaglia conto questa Europa si potesse fare solo al nord, ma ci siamo resi conto che per vincere c'è bisogno del contributo di tutti".