'Ndrangheta. Pignatone, armi per visita Napolitano un bluff
Il procuratore Giuseppe Pignatone, durante la conferenza stampa tenuta al comando provinciale dei carabinieri, in merito all'episodio delle armi ritrovate all'inizio dell'anno in prossimità del percorso del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano durante la sua visita a Reggio Calabria, ha dichiarato che si è trattato di un bluff. Tutto organizzato dalla cosca della 'ndrangheta capeggiata da Giovanni Ficara per mettere in cattiva luce il cugino Pino Ficara, esponente di un'altra 'ndrina. Le armi contenute nel bagagliaio di un'auto erano di scarsa efficienza, l'esplosivo a basso potenziale e la stessa autovettura priva di impronte digitali. Trait d'union viene indicato il commercialista Giovanni Zumbo, presunto collaboratore dei servizi, arrestato nel luglio scorso per aver passato notizie riservate su un'indagine dei carabinieri al boss Giuseppe Pelle ed allo stesso Giovanni Ficara. E su chi abbia dato notizie riservate al commercialista, Pignatone ha ipotizzato: "C'è qualcuno che all'interno degli apparati ha fornito informazioni a Zumbo e lo ha mandato da Pelle".