Coltivazione marijuana, presunto boss condannato in appello
La prima sezione penale della Corte d'Appello di Catanzaro ha condannato Giuseppe Accorinti, 56 anni, di Zungri, presunto boss della zona del "Poro", in provincia di Vibo Valentia, alla pena di 2 anni e 2 mesi di reclusione, più duemila euro di multa, per la coltivazione di circa 350 piante di marijuana. Accorinti, difeso dagli avvocati Francesco Sabatino e Giuseppe Bagnato, era stato arrestato dai carabinieri nel giugno del 2012 a Papaglionti, una località impervia nel territorio comunale di Zungri, dove i militari dell'Arma, dopo diversi appostamenti, l'avevano sorpreso mentre curava la piantagione.
Dopo un inseguimento, Accorinti era stato bloccato. In primo grado, il Tribunale di Vibo Valentia aveva inflitto ad Accorinti una condanna a 6 anni e 6 mesi di reclusione. Attualmente il presunto boss si trova in carcere, essendo stato arrestato nel giugno scorso per aver violato il regime degli arresti domiciliari, mentre si trova ancora sotto processo dinanzi al Tribunale di Roma per narcotraffico dopo un annullamento con rinvio ad opera della Cassazione di una precedente una condanna a 21 anni di carcere. (AGI)