Confartigianato Crotone-Catanzaro: “In Calabria si rischia un vero default”
"Le ultime statistiche pubblicate dall’Istat evidenziano ancora una volta la gravissima situazione socio economica della Calabria che è al primo posto in Italia in termini di povertà."Lo dichiarano in una nota congiunta le Confartigianato di Catanzaro e Crotone.
"La nostra Regione - sottolineano - passa infatti da una incidenza dal 26.6% del 2013 al 26.9% del 2014, su una media nazionale del 10.3%, percentuali impressionanti che non dovrebbero far dormire la notte tanti nostri rappresentanti istituzionali, politici e, perché no, anche associativi.
Ormai la Calabria vive una gravissima emergenza, isolata completamente dal resto del Paese, la maggior parte delle Famiglie infatti registra ineluttabilmente un grosso calo della spesa corrente, infatti nel quinquennio 2009-2013 ha toccato punte fino a -29% invece di aumentare seppur di pochissimo.
Sembra che nessuno si accorga di questa gravissima situazione, parlamentari nazionali, regionali e quant’altro ne parlano quotidianamente come se fossimo in una situazione di crisi superabile da qui a poco. Ma non è cosi! Si vive in uno scenario che definirlo drammatico è poca cosa, se non si interverrà concretamente e tempestivamente si rischia di sprofondare in una situazione socio economica negativa di proporzioni abissali, che se paragonata, tanto per parlare di cose attuali, alla situazione greca, noi saremo di gran lunga peggiori, eppure tantissimi della Calabria ne parlano come se fossimo in una situazione quasi normale.
Situazioni gravissime si registrano, infatti, nella sanità, nei rifiuti, nella depurazione, nel porto di Gioia Tauro, nella mobilità (quasi isolati dal reto del Paese), per i fondi comunitari e per la solita burocrazia super devastante. Non parliamo poi del credito, di imprese e di lavoro autonomo e dipendente. Non vogliamo essere catastrofisti ma qui occorre che tutti, dal mondo finanziario, alle istituzioni, alla politica abbiano veramente contezza di queste difficoltà, le nostre famiglie e le imprese sono veramente con le spalle al muro.
E’ necessario che tutti i settori strategici dei servizi sociali e di produzione (Sanità, Mobilità, Rifiuti, Credito alle Famiglie e Imprese) abbiano le giuste risorse per cercare di risollevarsi da questo baratro.
Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità e tutti insieme dobbiamo far fronte comune per creare risorse e posti di lavoro. L’artigianato e il mondo della piccola impresa, tantissime volte sottovalutato dagli addetti ai lavori, è prontissimo a fare la propria parte ma è evidente che il mondo del credito e della politica devono fare il loro dovere fino in fondo.
L’Expo, la stagione estiva, il prossimo Giubileo, eventuali investimenti con i fondi europei che dovevano rappresentare momenti di vera ripresa stanno passando ineluttabilmente, anzi se dovessimo continuare su questo trend, si manifesteranno in fattori di grande discrimine nei nostri confronti perché alimenteranno in modo esponenziale le nostre negatività ed evidenzieranno le grandi differenze sociali ed economiche col resto del Paese.
Renzi, Oliverio, il mondo del credito e via dicendo speriamo si rendano conto che se dovesse andare in default ( non è lontano) la Calabria ci saranno tutta una serie di conseguenze molto negative per il resto del Paese.
Auspichiamo vivamente che la politica - conclude la Confartigianato - e non solo, ai vari livelli, prendano coscienza e si diano da fare per riavviare seriamente la macchina istituzionale e amministrativa regionale e nazionale per attuare, fin da subito, una serie di interventi altrimenti, dopo questa stagione estiva, dovremo solo descrivere e declamare disastri socio economici in tutti i sensi."