Cgil, stato di agitazione per i lavoratori della raccolta rifiuti a Borgia
“Abbiamo sopportato abbastanza il perdurare della situazione nella quale gli operai, adibiti alla raccolta della spazzatura nel comune di Borgia, continuano ad operare; non lavoro salariato per come dovrebbe essere, ma gratuito addirittura volontario. Gli impegni assunti nell’accordo sottoscritto d’innanzi al Prefetto di Catanzaro, non hanno portato ai lavoratori nessun beneficio, anzi visto l’immutata situazione, il disagio è aumentato”. E’ quanto scrive per la Fp Cgil Catanzaro/Lamezia il Segreteria provinciale.
“Abbiamo verificato – continua la nota - che il solo ad aver mantenuto gli impegni è stato il Sindaco di Borgia. Non possiamo dire la stessa cosa per l’Azienda, visto che la stessa ha deciso di comportarsi come sempre, riducendo gli accordi in pura burocrazia senza dignità onore e nessun valore contrattuale.
Avevamo chiesto per come stabilito dalle leggi in materia, di fornire l’acqua potabile agli operai durante lo svolgimento del lavoro. Le temperature eccessive di questi giorni non hanno impedito il corretto svolgimento della raccolta. L’erogazione dell’acqua potabile, in questi frangenti diventa ausilio disicurezza per questo motivo, abbiamo segnalato alla Direzione del Lavoro di Catanzaro, di svolgere un controllo nel rispetto del T.U. 81/2006.
Avevamo offerto, questa volta gratuitamente, la nostra Camera del Lavoro CGIL di Borgia come luogo di incontro, visto che l’azienda non ne dispone ne pare abbia intenzione di trovarne qualcuno, auspicando che ciò avvenga nei prossimi mesi. Niente di più di uno spazio sindacale, anch’esso prescritto dalle norme contrattuali.
L’impegno degli operai è stato identico, anche senza acqua e senza stipendio.
Lavorano, sapendo di ricevere una paga, che comunque non è corretta.
Continuano a lavorare, sapendo che i loro stipendi sono erogati, una volta si e 5 no.
Continuano a lavorare anche se devono pretendere, attraverso l’utilizzo di clausole sociali i loro stipendi direttamente dall’amministrazione. Gli operai non vogliono più sopportare questo modo di gestire il lavoro.
Ogni volta ci viene chiesto di sopportare l’inefficienza Aziendale. Il rischio d’impresa non è sopportato dai diretti interessati. Dall’altra parte le difficolta delle amministrazioni di reperire fondi, ricade sempre sui lavoratori. Eppure i servizi delle Amministrazioni Comunali, quando hanno delle tariffe, dovrebbero essere, regolate in misura tale da assolvere tutti i costi del servizio stesso. Per la spazzatura dovrebbero non mancare mai i soldi, a meno ché per lo stesso servizio non si registra l’elusione o evasione fiscale. Ma anche in questo caso, non possono essere sempre i lavoratori a sopportare le inefficienze sia amministrative che aziendali.
Gli operai a differenza dell’azienda rispettano il contratto collettivo di lavoro. Anche se costretti a non poter dichiarare lo sciopero per tutto il mese d’agosto, rispondono alle inadempienze dell’azienda con uno stato di agitazione permanente fin quando i lavoratori non avranno sicurezza di aver ricevuto nei loro conto correnti i salari arretrati.
Ormai non ci basta una semplice comunicazione telematica senza nessun riscontro da parte dell’Azienda.
Da sabato 25 gli operai iscritti alla FP_CGIL di Catanzaro proclamano lo stato di agitazione e chiederemo, nonostante il periodo, l’intervento del servizio ispettivo del Ministero del Lavoro di Catanzaro, affinché verifichi se sono rispettate tutte le prescrizioni previste dal TU sulla sicurezza sui posti di lavoro (DLGS 81/2008) previsti e disciplinati anche dal capitolato di Appalto e dal contratto di gestione del servizio, invitando anche l’amministrazione comunale a fare lo stesso, nella sua qualità di ente committente e quindi a ben ragione, ampiamente titolata ad esercitare tale prerogativa”.