Squillacioti, Fenailp, sul diritto alla salute dei calabresi
"Il Sistema sanitario nazionale, per molti anni fiore all'occhiello del welfare all'italiana, è sotto assedio. Una spirale negativa di tagli ai finanziamenti pubblici, aumento di tasse e riduzione dei servizi sta mettendo a dura prova la tenuta della sanità pubblica italiana. Il 70% degli italiani percepisce un peggioramento nella qualità del servizio della sanità". E' quanto scrive Vincenzo Squillacioti della Fenailp sanità.
"Questa crisi sistemica - continua la nota - si abbatte maggiormente in Calabria e soprattutto a Crotone sempre fanalino di coda e perennemente penalizzata, dove assistiamo, ormai quotidianamente, alla frantumazione della sanità. Le prospettive del nosocomio cittadino, con l’accorpamento della centrale operativa SUEM 118 a quella del capoluogo di regione, il tentativo di sopprimere il “gioiello” TIN e la riduzione delle varie strutture semplici e complesse, sono sempre meno rosee. Tutto ciò grazie a un Piano di Rientro che, dagli atti approvati, sta applicando meri tagli ragionieristici e non ponderati sul reale bisogno della popolazione crotonese e calabrese. Non si tiene conto della territorialità, con aree in cui mancano i servizi più essenziali e dove, in caso di necessità, i cittadini devono percorrere chilometri e chilometri per un’urgenza mentre vengono approvate quasi quotidianamente determine di liquidazione rette a strutture ricadenti nelle “virtuose” Lombardia ed Emilia Romagna, per citarne alcune. Con l’enorme aggravio di spesa che questa mobilità extraregionale genera.
In questo scenario sanitario apocalittico, gli imprenditori del settore vengono sempre più penalizzati. Passiamo dal caso del Marrelli Hospital, ormai noto a livello nazionale, nato sulle ceneri dell’ex “Casa di Cura – Villa Giose” e a cui viene negata l’autorizzazione sanitaria per la presunta mancanza dell’”autorizzazione alla realizzazione”, agli imprenditori del settore socio-sanitario che, con tariffe frazionate per quota sanitaria e quota sociale, non conoscono ad oggi chi deve remunerare quest’ultima (venendo rimbalzati tra l’Assessorato ai Servizi Sociali e quello Sanitario) e che anticipano di tasca propria ormai da innumerevole tempo. Senza dimenticare le strutture di specialistica ambulatoriale, in particolare quelle di laboratoristica, che hanno visto trattenersi illegittimamente delle somme che l’ASP riteneva di dover recuperare preventivamente, senza attendere eventuali futuri giudizi.
Da sempre ribadiamo che Sanità pubblica e privata non devono essere viste in contrapposizione. L’offerta di prestazioni garantite dal Servizio Sanitario Nazionale resta il perno fondamentale del nostro sistema sanitario, a cui si affianca quella privata che, anche alla luce dei mutamenti sociali ed economici che il Paese sta vivendo in questi anni, deve essere sempre più vista come supporto ed integrazione e il cui accesso dovrebbe essere supportato e facilitato per permettere a tutti cittadini di poter usufruire della più ampia offerta di prestazioni mediche a costi contenuti”. Entrambe devono puntare sull’eccellenza in termini di operatori e strumentazioni.
Fenailp, con la sua sezione sanità, supporterà e tutelerà gli imprenditori del settore sanitario in quelle che sono le problematiche specifiche e quotidiane, ma soprattutto con proposte concrete sarà da pungolo al Sistema Sanitario Regionale che deve sopperire a moltissime carenze. Di una cosa siamo sicuri, combatteremo con tutte le nostre forze per ridare il “Diritto alla salute a tutti i calabresi".