Presentazione del F.A.C.E. ieri sera presso il Parco Ecolandia
Il F.A.C.E., Festival dell’Arte, Creatività ed Ecocultura, è stato presentato ieri in anteprima al parco di Ecolandia in un incontro con i direttori artistici Paolo Genoese e Paolo Albanese moderato dalla pittrice e performer Elmar, con sottofondo di chitarra di Fulvio Cama e tra le sculture di Antonio Pepe, simbolicamente ancora presente al F.A.C.E. per il tramite di Grazia Marrapodi, coordinatrice e responsabile del suo atelier.
“Ecolandia persegue nella sua volontà di aprire i suoi spazi – dichiara Marcello Spagnolo, responsabile della comunicazione del Parco – e siamo orgogliosi di ospitare ancora una volta il F.A.C.E., evento che per qualità di proposta culturale e coerenza con la nostra mission, vorremmo diventasse una realtà permanente del Parco. L’edizione 2015, che aprirà i battenti domenica 2 agosto, farà da apripista ad altri importanti iniziative in programma per il prossimo anno. Spero che la città apprezzi la portata di questo sforzo organizzativo congiunto, che favorisce la conoscenza del Parco e di tutte le sue potenzialità.”
Nel suo intervento, Paolo Albanese riconosce l’importanza del luogo come valore aggiunto al Festival, “un progetto da subito condiviso e sostenuto da Ecolandia, cosa che ci ha permesso di crescere nella qualità e nell’innovazione delle proposte”. Prima di entrare nel dettaglio del programma, Paolo Genoese spiega il senso del F.A.C.E. , ossia “creare una rete che parta dal basso e che comunichi con i luoghi attraverso le forme d’arte, diverse per ciascuno dei partecipanti. Nove giorni di performance, mostre, incontri, video art, fotografia, workshop, scultura, pittura e musica per un’immersione nell’arte totale, con progetti sperimentali di teatro, reading, produzioni innovative che fondono arte e grafica e serate di punta il 2, 3, 6 e 10 agosto.”
Il F.A.C.E. si fa anche contenitore di progetti paralleli, tra cui FRA.ME – frammenti di memoria - che, come spiega l’ideatore Antonio Melasi, “è finalizzato a ricostruire la memoria storica della città attraverso il reperimento dei vecchi filmini di famiglia, così che ogni cittadino, come in un puzzle, possa contribuire a ricomporre la memoria collettiva portando il materiale in suo possesso alla Biblioteca comunale, dove mi occuperò di digitalizzarlo per essere poi condiviso con la comunità.” E ancora il progetto fotografico di Salvatore Colloridi che, scattando le immagini per il trimestrale #Hmagazine, ha ritratto la quotidianità dell’Hospice “Via delle Stelle”, fatta di persone, sguardi, gesti e atmosfere. Dieci tavole a colori che saranno in vendita durante i giorni del Festival e il cui ricavato andrà interamente devoluto alla struttura.