Crosia, il 5 agosto intitolazione Largo Gennaro Oriolo
Un’azione socio culturale è in programma per mercoledì 5 agosto, alle ore 21.30 presso il centro storico di Crosia. Si tratta della cerimonia di inaugurazione del “Largo Gennaro Oriolo”, già dirigente scolastico, nonché scrittore e poeta, originario di Crosia, vissuto per tanti anni in Toscana, ma sempre legato alla sua terra di origine. L’iniziativa è stata organizzata con cura dall’Associazione “Basta vittime sulla S.s. 106”(sodalizio che ha proposto l’inititolazione), in collaborazione con lo “Studio di sociologia e comunicazione Dott. Antonio Iapichino”. La manifestazione si svolgerà con il patrocinio del Comune di Crosia, della Sois, Società italiana di sociologia, Sezione Calabria, e il supporto del quotidiano on line IonioNotizie.it
Coordinerà i lavori il sociologo e giornalista Antonio Iapichino. Porteranno i saluti il sindaco di Crosia, Antonio Russo e il presidente dell’Associazione organizzatrice, Fabio Pugliese.
Si susseguiranno vari interventi e interpreteranno le poesie di Gennaro Oriolo l’Assessore alla Cultura di Crosia, Graziella Guido, l’Assessore di Calopezzati, Pasquale Pedace, il consigliere comunale delegato al centro storico di Crosia, Francesco Russo e i docenti emeriti Sandrino Fullone e Francesco Filareto.
Il presidente Pugliese ha evidenziato che L’Associazione “Basta vittime sulla strada statale 106” nel gennaio del 2015 ha manifestato all’Amministrazione di Crosia la richiesta di voler intitolare in onore e alla memoria del prof. Gennaro Oriolo una strada o un luogo che ne ricordi la sua prestigiosa figura perché "convinti che il suo radicato e limpido amore per Crosia, il suo ruolo di dirigente scolastico ed uomo di cultura appassionato a ogni livello, il suo impegno sociale nel territorio toscano e nel nostro/suo territorio, la sua grande e sincera disponibilità umana e morale nei confronti di tutti, il suo morigerato stile di vita, il suo essere protagonista di una cultura ed anche di una politica slegata dai conformismi di ogni tempo, il suo essere rappresentante di un’altra Italia e di una Calabria che crede allo spirito critico di ciascun cittadino, ne fanno una figura degna non solo di essere onorata, ma anche ricordata alle future generazioni".