Princi (UilTemp): '‘Dati Svimez devastanti. Basta con la politica degli illusionisti"
"Il rapporto dei dati diffusi dalla Svimez fotografa ancora una volta un quadro devastante. Una Calabria poverissima in un Meridione sempre più povero. La nostra regione è una vera e propria bomba sociale per l'intera nazione. Alla politica chiediamo un cambio di passo immediato". E' quanto dichiara in una nota il Segretario Provinciale della UilTemp di Reggio Calabria Stefano Princi.
"In Calabria ed a Reggio tutti gli indicatori sono negativi – aggiunge Princi - la nostra regione è la più povera d'Italia con un Pil procapite inferiore ai 16 mila euro. Il Sud continua a vivere una condizione di arretratezza rispetto alle altre regioni d'Italia. E questo soprattutto a causa delle difficoltà nella domanda interna sia per ciò che riguarda i consumi che gli investimenti".
"Quello che più preoccupa - prosegue il Segretario UilTemp - sono i dati relativi al lavoro. Negli ultimi 7 anni le regioni meridionali hanno registrato un calo del 9% di occupati. Ben sei volte più che nelle regioni del Nord. Sono quasi 600 mila le persone che negli ultimi 7 anni hanno perso il lavoro. Un esercito di persone finito in un tunnel del quale non si vede via d'uscita. Persone che oggi chiedono una risposta alla politica, così come richiede un intervento immediato l'intero bacino dei lavoratori oggi sostenuti dagli ammortizzatori sociali, i socialmente utili e di pubblica utilità".
"Nella provincia di Reggio – spiega ancora Princi - lavora solo una persona su due. E se si guardano i dati relativi all'occupazione giovanile e femminile il quadro è ancora più sconfortante. La situazione è al limite del collasso mentre le istituzioni continuano ad utilizzare parole rassicuranti. Siamo di fronte ad una schiera di illusionisti e circensi che vorrebbero continuare ad incantarci promettendo soluzioni lontane anni luce dalle reali esigenze delle famiglie calabresi".
"La UilTemp – conclude – da sempre si batte al fianco dei lavoratori chiedendo risposte concrete non solo per il futuro ma anche per il presente. L'ultima vertenza per il reinserimento dell'emendamento per la contrattualizzazione degli Lsu ed Lpu calabresi ha rappresentato un'importante vittoria sul fronte del riconoscimento dei diritti. Adesso proseguiamo sulla strada della stabilizzazione cosi come bisogna tornare ad occuparsi delle politiche attive del lavoro per le migliaia di precari calabresi. Progettualità, programmazione, concretezza, professionalità nella gestione amministrativa. E' quello che chiediamo alla politica per evitare che la Calabria dopo aver toccato il fondo ora inizi a scavarlo".