Catanzaro e Tropea insieme per il festival “Culture a confronto”
La città Capoluogo di Regione e la “capitale” del turismo calabrese insieme per promuovere i valori autentici della diversità e dell’integrazione. Catanzaro e Tropea hanno stretto un ideale gemellaggio in occasione della terza edizione di “Culture a confronto”, il festival mondiale della cultura popolare, che si svolgerà il 20 e 21 agosto sulla marina dell’isola di Tropea e vedrà come protagonisti alcuni dei gruppi folkloristici maggiormente rappresentativi delle diverse comunità internazionali.
L’alleanza è stata sancita dal patrocinio gratuito concesso dal Comune di Catanzaro, assessorato alla cultura, al progetto ideato da Andrea Addolorato, direttore artistico del festival e presidente dell’associazione che dà il nome al festival, nell’ambito del proficuo rapporto esistente tra le due città grazie anche all’attività promossa dalla Federazione Italiana Tradizioni Popolari. Durante le due serate, che saranno condotte da Domenico Gareri, sfileranno a Tropea alcune formazioni provenienti da Argentina, Colombia, India, Messico, Perù e Russia che, insieme al Gruppo folk città di Tropea e al Gruppo Miromagnum di Mormanno, daranno vita ad un grande evento di cultura e spettacolo che promuoverà la Calabria al centro del mondo. Nel corso della manifestazione, suggellando l’amicizia tra Catanzaro e Tropea, saranno consegnati sul palco dei riconoscimenti ai rappresentanti istituzionali dell’amministrazione comunale del Capoluogo, guidata dal sindaco Sergio Abramo, e alla famiglia Guerriero nel ricordo del compianto ex primo cittadino, Giuseppe Guerriero, che sul finire degli anni ’80 si impegnò a creare un momento di incontro fra culture diverse valorizzando le tradizioni popolari.
Il festival di Tropea offrirà, inoltre, l’opportunità di scoprire mondi lontani attraverso la condivisione e la forza universale delle emozioni e dei sentimenti. A tal proposito, tra le principali novità di quest’anno, è stato istituito il premio “Culture a confronto”, realizzato dal maestro orafo Michele Affidato, che sarà consegnato ad alcune personalità distintesi maggiormente nel campo sociale, culturale e religioso a livello locale e nazionale.