Morano Calabro nonna Mafalda Mirabelli compie 106 anni
Ha compiuto 106 anni ieri e gode di buona saluta, la distinta nonnina di Morano Calabro, al “secolo” Mafalda Mirabelli, ospite presso la struttura per anziani Villa Iride, di Castrovillari. Con stupefacente lucidità ha festeggiato il suo centoseiesimo genetliaco circondata da una trentina di affezionati nipoti, che le vogliono bene e la seguono con particolare dedizione e amore. Naturalmente non sono mancati nella lieta circostanza gli onori civili, tributati dall’Amministrazione comunale di Morano - notoriamente sensibile a ricorrenze di tal fatta - rappresentata dall’assessore all’Ambiente Biagio Angelo Severino il quale ha consegnato alla signora Mafalda una targa ricordo appositamente foggiata.
La centenaria, ha raccontato di una vita trascorsa in semplicità, lontana dagli eccessi del consumismo moderno e dai ritmi frenetici della cosiddetta civiltà del progresso. Emozionante la recita di alcune poesie da parte della nonnina moranese, avvezza a curare oltre al corpo la mente e l’anima, alimentata, questa, con frequenti orazioni personali e collettive.
All’evento, perché di questo si tratta, assai singolare, destinato a stigmatizzarsi nella memoria popolare non solo quale paradigma empirico di longevità possibile, ma, segnatamente, per le composite considerazioni che da esso possono trarsi senza sforzo, ha preso parte tutto il personale della struttura sociosanitaria castrovillarese, ivi compreso il proprietario, Alessandro Di Dieco, che ha gestito con slancio e sentimento il momento di festa, coronato, poi, con il consueto taglio della torta.
«E’ stato un giorno particolare e importante per la comunità moranese e, oserei dire, calabrese» afferma l’assessore Biagio Angelo Severino: «Nonna Mafalda», osserva, «trasmette alle nuove generazioni in maniera autentica un vasto patrimonio di tradizioni e valori, umani e religiosi. Valori che hanno guidato il suo incedere in questa meravigliosa avventura che è la vita e che dovrebbero costituire le basi del cammino di ogni comunità. Le siamo grati per l’esempio che quotidianamente irradia dal suo procedere in armonia con il creato; ma siamo grati anche alla struttura che la accoglie, per l’ottimo lavoro che svolge al servizio della popolazione anziana».
E siamo a undici. Una vera e propria squadra di calcio che non teme confronti. Come dimenticarlo? I cittadini moranesi che hanno salutato le tre cifre nel documento d’identità non sono meno di una qualificata formazione sportiva. Segno che alle falde del Pollino conviene dimorarvi a lungo, onde poter sorseggiare gratuitamente quell’elisir magico che regala “vita agli anni e anni alla vita”.
Sarà l’aria, amena e gradevole, sarà il cibo salubre e genuino, sarà quel che sarà, ma di fatto il fenomeno c’è. E vi guarda con soddisfazione anche il sindaco Nicolò De Bartolo, il quale nel formulare «auguri sinceri alla “giovanissima” concittadina» rileva come «nel borgo moranese le forze della natura e l’attività umana coesistano in perfetto equilibrio, generando condizioni favorevoli affinché si possa avanzare con determinazione sulle strade, talvolta incerte e dolorose, dell’esistenza. Da parte nostra», sottolinea e conclude il Primo cittadino, «continuiamo a lavorare con impegno per rendere sempre più confortevole e a misura d’uomo l’abitato e l’intero territorio di competenza». Provare per credere!