Magarò su Bertolone presidente Cec
"La nomina di mons. Vincenzo Bertolone a presidente della Conferenza Episcopale Calabra mi riempie di gioia. Egli è uno straordinario pastore della Chiesa, attento ai bisogni degli ultimi e che alla professione della fede cristiana ha affiancato una ferma e risoluta azione di contrasto alla criminalità organizzata". E’ quanto si legge in una nota di Salvatore Magarò, presidente dell’Associazione Più di Cento – Tana per la Legalità.
"Una riflessione di monsignor Bertolone ha inaugurato il 21 marzo del 2012 il ciclo di sedute solenni organizzate a Palazzo Campanella, celebrative della giornata della memoria e dell’impegno in ricordo di tutte le vittime di ‘ndrangheta.
Nel 2013 l’Arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, postulatore della causa di beatificazione di Don Puglisi, fu ospite gradito a Castiglione Cosentino dove consegnò il Pacchero d’Argento nelle mani di Suor Carolina Iavazzo, storica collaboratrice del sacerdote palermitano.
E’ autore della nota introduttiva della mia ultima pubblicazione “Quasi Cento”.
Assume il ruolo guida dei presuli calabresi in un momento nel quale il tessuto politico-sociale è minacciato dalla sfiducia verso le istituzioni, dalla crisi economica, dalla crescente disoccupazione, dalla difficile condizione in cui versano le famiglie.
L’insediamento di mons. Bertolone – ha concluso Magarò - si caratterizza come un segnale di continuità rispetto all’esperienza di mons. Salvatore Nunnari, di cui rimangono ben fissate nella nostra memoria le dure parole indirizzate ai seguaci del male contenute nella lettera pastorale intitolata “Mi rivolgo a voi uomini della mafia”.
Non è un caso se la sua nomina coincide con l’adozione delle nuove direttive sulle feste popolari, quel vademecum di regole che pone la Chiesa in netta contrapposizione rispetto ai tentativi di infiltrazione delle cosche nei riti e nelle processioni religiose.
A monsignor Vincenzo Bertolone formulo i più fervidi auguri di buon lavoro".