Ucraino ucciso a Napoli in una rapina, sospettati confessano: “Sì, siamo stati noi”
Sono stati rintracciati in Calabria (in una località di vacanza del cosentino) due dei presunti malviventi che parteciparono, alla fine di agosto, alla rapina di un supermercato di Castello di Cisterna, nel napoletano, costata la vita Anatolij Korov, l’ucraino di 38 anni che cercò di bloccare uno dei banditi e ammazzato a colpi di pistola.
I fermati sono due giovani maggiorenni che sono stati condotti in caserma e attualmente sottoposti a interrogatorio.
La vittima della rapina, Korovsi, che era nell’attività commerciale insieme alla figlioletta, si era avventato contro un rapinatore che stava minacciando la cassiera con la pistola: da lì ne nacque una colluttazione terminata con l’esplosione di colpi d’arma che raggiunsero il 38enne al petto e ad una gamba. Inutili furono i tentativi di aiutare l’uomo da parte del personale del market e di alcuni clienti presenti, per l’ucraino non ci fu nulla da fare. I banditi erano poi riusciti a scappare. Korov, residente in Italia con un regolare permesso di soggiorno, era padre di tre bambini.
15:05 | I due presunti killer sono stati arrestati a Scalea e sono stati condotti nella caserma dei carabinieri di Castello di Cisterna. Attualmente sono sotto interrogatorio davanti al procuratore capo di Nola, Paolo Mancuso. Il legale dei sospettati, Michele Sanseverino, ha reso noto che "i due ragazzi stanno collaborando con le forze dell'ordine da oltre due ore".
Secondo le prime notizie trapelate, uno dei due ragazzi sarebbe il nipote di un capoclan appartenente alla famiglia Ianuale, egemone per anni nella zona Vesuviana. Gli inquirenti incontreranno la stampa alle ore 16:30 nella caserma in via Miccoli.
16:25 | "Sì, siamo stati noi". Marco Di Lorenzo e Gianluca Ianuale, fratellastri e figli del boss Ianuale, hanno confessato di aver ucciso Anatoliy Korol.