Aeroporto Crotone, Calabria in rete-Demokratici sulle esternazioni del Pd
“L’ottimismo del premier Renzi circa la crescita economica del Paese e il suo impegno a presentare un masterplan per il rilancio del Mezzogiorno sono apprezzabili e condivisibili, anzi ci auguriamo che rapidamente si passi dalle parole ai fatti. Condivisibili, ma alla condizione che, nello stesso tempo, esponenti dello stesso Governo e del Pd, come il sottosegretario all’Economia Paola de Micheli e l’on. Ernesto Carbone, non continuino, ignorando la realtà di cui parlano, a sparare a zero sullo scalo aeroportuale di Crotone". E' quanto scrive il coordinamento provinciale dei Demokratici-Calabria in rete. "Incredibilmente - continua la nota - anziché lavorare sodo, come si sta facendo qui in Calabria da parte della consigliera regionale Flora Sculco, del presidente Oliverio e dello staff tecnico-burocratico della Regione compresi tutti i soggetti politici, economici, sociali e culturali interessati, per mettere al riparo da ogni sciagurata ipotesi di chiusura dello scalo di Sant’Anna senza il quale l’area del Crotonese rimarrebbe tagliata fuori dalle comunicazioni col resto del Paese, i due campioni del Pd trascorrono il loro tempo nei talk show per propalare dubbi ed autentiche sciocchezze su una realtà aeroportuale di cui ignorano tutto.
Siamo dinanzi a fatti gravi. Fatti che - proseguono dal coordinamento - si consumano ai danni del Mezzogiorno e che, nel caso specifico, dovrebbero indurre i crotonesi ed i calabresi ad insorgere dinanzi a giudizi apodittici e arbitrari al limite della denigrazione di un aeroporto, vitale per il nostro comprensorio, inserito dal Governo Renzi di cui la Sottosegretaria è parte, nella categoria degli scali nazionali. Che non sappia nulla dello scalo crotonese l’on. Carbone è comprensibile, perché certi personaggi vivono la politica per grazia ricevuta e, non avendo cognizione dei problemi dei territori, per guadagnare attenzione non trovano di meglio che sparlare della Calabria e del Mezzogiorno. Gravissimo è invece che a chiedere la cancellazione dell’aeroporto di Crotone sia un Sottosegretario del Governo Renzi, le cui valutazioni sull’infrastruttura calabrese rasentano la più becera approssimazione, infatti l’esponente del Pd ritiene logica e inevitabile la sua soppressione ‘in quanto troppo vicino all’aeroporto di Lamezia’".
"Non contano i dati sulla movimentazione dei passeggeri dello scalo, non conta il fatto che l’infrastruttura crotonese è ai vertici dell’incremento nazionale su base annuale, né le prospettive, più volte positivamente valutate dagli esperti, delle proiezioni dello stesso scalo sull’intera aerea del Mediterraneo. D’altronde - si legge ancora nella nota - basandosi sui criteri chilometrici, quante chiusure di aeroporti in Lombardia e Veneto, l’esimia Sottosegretaria dovrebbe invocare? Si tace sui buchi neri del Nord mentre si tenta di impedire lo sviluppo del crotonese e della Calabria. Il punto, ancora una volta, è che per certi politici, privi del tutto del contatto con la gente e con i territori, il Mezzogiorno è visto come una colonia su cui agire per prosciugare risorse, lasciandolo in balìa dei suoi drammi sociali. Non conta, per questo prototipo di politico cooptato non per meriti ma per appartenenza, la tragica condizione delle comunicazioni complessive della Calabria che, penalizzata da ogni politica economica nazionale, soffre di un deficit infrastrutturale noto anche alle pietre e su cui un Governo attento dovrebbe intervenire, non per seguitare con politiche di tagli alla cieca ma per ridare alla Calabria l’opportunità di inserirsi dignitosamente nei processi di sviluppo in corso ed ai calabresi la dimostrazione che lo Stato si preoccupa della qualità della vita dei suoi cittadini.
"A chi nel Governo ritiene che il Crotonese debba diventare un deserto economico e sociale o al più un territorio buono per allocarvi il più grande centro di migranti in Europa, - si legge ancora nella nota dei Demokratici-Calabria in rete - i crotonesi ed i calabresi hanno il dovere di far sapere che non ci stanno! Questa parte dello ionio italiano manda a dire a tutti quelli che fanno a gara nel gettare fango sulla nostra storia plurimillenaria, dando così seguito e continuità ai più vecchi pregiudizi antimeridionali, che in Calabria ci sono uomini e donne non più disponibili a tollerare bugie e doppiogiochismi. Senza il riscatto del Sud questo Paese è condannato a non uscire dalla crisi ed all’irrilevanza sul piano europeo. E’ davvero inspiegabile come alcuni esponenti delle Istituzioni nazionali non si rendano conto del potenziale strategico, economico e sociale, di questa parte del Paese, in termini di sviluppo integrato e logistico. Inspiegabile, infine, come esponenti del Governo e parlamentari, ignorino completamente le condizioni di marginalità ed abbandono di un intero territorio del Sud ostinatamente escluso dai grandi investimenti nazionali.
Una volontà così mirata alla spoliazione della Calabria ce la saremmo attesa dai più intransigenti leghisti, non certo da esponenti di un Governo di centrosinistra. In ogni modo, è bene sia chiaro che il Crotonese ha in sé tantissime energie umane dalle idee chiare e disponibili a denunciare misfatti e soprusi. Perciò, a tutti costoro che remano contro il Crotonese e la Calabria ma anche agli ascari calabresi vassalli dei poteri romani e delle lobby che considerano il Sud una zavorra invece che una risorsa, mandiamo a dire: giù le mani dal Sant’Anna!”.