Aeroporto Crotone, Mellace (Pd): “Ognuno faccia la sua parte”

Crotone Infrastrutture

“La soluzione trovata nella serata del 5 ottobre alla problematica dell’aeroporto apre per il futuro ad una nuova consapevolezza rispetto alla permanenza in vita di questa infrastruttura. Il protagonismo del Governatore Oliverio, che ha garantito le risorse già disponibili delle Royalties , unito alla ferma e convinta volontà dei Sindaci a voler superare di slancio le attuali difficoltà e che si sono sostanziate nella riconferma degli impegni già presi per il triennio 2009/2011 (8% delle royalties) ed addirittura, per il biennio 2012/2013, aumentandole al 15 % , pongono nelle condizioni l’aeroporto di poter proseguire nell’esercizio provvisorio per i prossimi mesi in attesa del perfezionamento della pratica New.co”. È quanto scrive Domenico Mellace.

“Tale precondizione, che si è realizzata con finanziamenti del territorio e grazie alla disponibilità degli amministratori locali (Il comune di Crotone oltre alle Royalties ha messo nell’aeroporto 300.000 euro del cosiddetto “bonus carburante” pur detenendo appena il 5 % del capitale sociale) dovrà necessariamente mettere in moto sin da subito, tutti gli altri adempimenti politici ed amministrativi che da soli i Comuni non potranno continuare a sopportare e che , questa volta si, decreteranno la morte della struttura aeroportuale.

Ed allora, per poter consolidare la strada della permanenza in vita di questa importante infrastruttura, bisogna che ognuno faccia la sua parte: Il governo nazionale deve impegnarsi affinchè l’aeroporto non sia più gravato dal balzello dell’ENAV (1.200.000 euro annui) e questo lo deve fare oltre al fatto che è intrinsecamente ingiusto che l’unico scalo definito di interesse nazionale continui a pagarlo, anche per il fatto che l’aeroporto ha una rilevanza strategica ai fini delle politiche nazionali ed europee in materia di immigrazione e di asilo ai rifugiati in virtù di una presenza di un importante centro C.A.R.A. adiacente alla struttura.

Non si può continuare a lasciare colpevolmente tutte le negatività di quest’ultimo aspetto come un gravame che pesa solo sulla comunità crotonese, senza minimamente preoccuparsi di dare un po’ di ristoro alle popolazioni che sono costrette a subirlo. La Regione dovrà necessariamente avere un impegno ancora più stringente avuto riguardo alla questione infrastrutturale di questo territorio che limita e condiziona lo sviluppo di una bella fetta della Calabria Jonica.

Insieme all’attuale Regione si dovranno gettare le basi per superare il gap infrastrutturale di questo territorio che non è solo aeroporto ma tante altre cose e lo si dovrà fare proprio partendo dall’aeroporto che in questo momento è l’unica infrastruttura che consente al territorio di poter essere collegata con il resto dell’Italia. Insomma, come dire, le amministrazioni locali hanno fatto e continueranno a fare la propria parte ma è arrivato il momento di un preciso e stringente impegno di altri e superiori soggetti”.