Circuito Onda d’Urto: domenica la tappa conclusiva Villaggio Palumbo
Manca ancora qualche giorno e sono già numero da record per l’ultima tappa stagionale del circuito Onda d’Urto. Pr la tappa crotonese l’associazione sportiva Myskellos di Crotone, sta facendo le cose per bene e di conseguenza stanno venendo in grande. Il percorso scelto sarà da mozzafiato un vero spot pubblicitario per la Sila crotonese. Chi avrà la fortuna di farlo con la mountain bike potrà dire di aver visto veramente uno scorcio di montagna incantevole. Quella che si terrà domenica 4 ottobre al Villaggio Palumbo sarà la tappa conclusiva del circuito Onda d’Urto ed al gruppo crotonese tocca l’onore e l’onere dell’organizzazione. L’onere perché essendo la tappa conclusiva un po’ tutti vorranno esserci e si sa più sono i bikers, più impegnativa è l’organizzazione. Ma allo stesso momento c’è anche l’onore di aver fatto qualcosa di unico. Ma cosa dicono questi numeri? Quasi duecentocinquanta le adesioni ricevute fino allo scorso fine settimana e c’è da giurare che il numero aumenterà ancora. Di questi quasi duecento sono bikers, il resto sono accompagnatori che durante la gara resteranno ad ammirare le bellezze del posto. I gruppi di bikers verranno da ogni parte della regione e si registra anche la presenza di alcuni provenienti da fuori la Calabria, addirittura da Bari. Dopo la gara in mountain bike ci sarà il momento di convivialità con tutti i bikers seduti a tavola a consumare le prelibatezze del luogo e scambiarsi idee ed opinioni. Non sarà facile, ma i Myskellos non stano lesinando energie e si sa quando una cosa la si fa con passione non può che venire bene.
Il commento del presidente dell’associazione crotonese Maurizio Milano è entusiasta: “Ci stiamo lavorando da settimane, è quasi tutto pronto, manca ancora qualche dettaglio, sono certo che sarà una grande giornata”.
Milano spiega perché questa tappa sarà molto partecipata: “Per tutto l’anno, abbiamo partecipato in massa, con quasi tutti i nostri effettivi a tutte le tappe. A volte siamo stati fra i gruppi più numerosi, è ovvio che adesso chi ha organizzato allora vuole ricambiare questa accortezza che noi abbiamo avuto. Adesso ci accingiamo a raccogliere quello che abbiamo seminato”. Infine conclude: “Invito chiunque a venire perché è una festa. È l’occasione giusta per conciliare sport, natura, gastronomia e divertimento. Speriamo nella buona riuscita dell’evento per promuovere il nostro territorio che ha bisogno anche di queste manifestaizoni per farsi conoscere”.