Disagi al carcere di Vibo, agitazione tra gli agenti di polizia penitenziaria
Il 90 per cento degli agenti di polizia penitenziaria del carcere di Vibo Valentia oggi si è astenuto, in segno di protesta, dal servizio della mensa. A renderlo pubblico il Sappe (Sindacato autonomo polizia penitenziaria) che in una nota chiarisce come l'iniziativa sia diretta a "promuovere un incontro con il direttore del carcere di Vibo finalizzato a risolvere i problemi di sua competenza, mentre per altri sono stati interpellati i superiori uffici del Dap di Roma".
Per quanto riguarda la pulizia della caserma degli agenti, il Sappe denuncia che un solo detenuto è preposto al compito di pulire pure tutta la zona esterna e ciò "determina che da oltre 30 giorni la caserma non viene pulita".
Il Sindacato autonomo polizia penitenziaria accusa "infiltrazioni di acqua nella caserma, il mancato rispetto del menù nella mensa dei poliziotti penitenziari, con cibo scadente per quantità e qualità, assistenti capo chiamati a svolgere incarichi di sorveglianza generale, turni serali con l'assenza di preposti, servizio postale affidato alla polizia penitenziaria pur in presenza di personale del comparto ministeri che potrebbe svolgerlo, grave carenza di organico, assenza di mezzi nuovi e di fondi per la loro riparazione, assenza di vestiario che da più di tre anni non viene distribuito al personale penitenziario".