Detenuto nel carcere di Vibo appicca incendio: otto agenti in ospedale

Vibo Valentia Cronaca

Nei giorni scorsi, un detenuto del carcere di Vibo Valentia, ha appiccato un incendio provocando gravi conseguenze con otto agenti della Polizia Penitenziaria che sono finiti in ospedale per l'inalazione dei fumi e delle sostanze irritanti respirate.

"Solo il tempestivo e coraggioso intervento del personale di Polizia penitenziaria in servizio - hanno affermato Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Francesco Ciccone, segretario regionale - ha evitato una possibile tragedia e garantito l'incolumità di tutti i detenuti, anche mediante l'attivazione del piano di evacuazione e lo spostamento degli stessi in luoghi sicuri".

"Tutti gli agenti coinvolti - hanno continuato - hanno riportato lesioni tali da necessitare un ricovero al pronto soccorso e una prognosi di sette giorni. Questi episodi mettono in evidenza l'elevato livello di rischio a cui quotidianamente è sottoposto il personale che svolge il proprio lavoro con abnegazione, professionalità e senso del dovere, spesso a discapito della propria salute. A rendere ancora più complessa la situazione è il sovraffollamento che interessa alcune sezioni, in particolare quelle dedicate all'accoglienza dei nuovi giunti, ormai oltre la capienza massima prevista".

"Desta inoltre particolare preoccupazione - hanno sottolineato poi i sindacalisti - la presenza di detenuti con problematiche psichiatriche, i quali pongono ulteriori criticità nella gestione quotidiana della sicurezza interna, oltre al fatto che gli stessi non ricevono cure adeguate, come la stessa Corte costituzionale ha sottolineato in una sentenza del gennaio 2022, evidenziando altresì la necessità di ricondurre la gestione amministrativa delle Rems, sorte dopo la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, sotto il ministero della giustizia".

"Nei giorni scorsi abbiamo evidenziato tale questione anche al ministro Carlo Nordio. Intanto - ha concluso il Sappe - chiediamo al Dipartimento e al provveditorato di valutare l'immediato trasferimento dei detenuti responsabili dei gravi episodi".