Mafia, Miceli (M5S): il Comune di Rende stia con Nino Di Matteo
"#IoStoConNinoDiMatteo. Questo il grido che si sta alzando, sui social network e non solo, dai molti cittadini che vogliono esprimere vicinanza e solidarietà al Magistrato Nino Di Matteo, dopo le notizie delle gravi intimidazioni e minacce di morte ricevute dai capi di Cosa Nostra."Lo scrive in una nota Domenico Miceli del M5s di Rende.
"Di Matteo ha indagato - continua la nota - sulle stragi in cui sono stati uccisi i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e le loro scorte, oltre che sugli omicidi di Rocco Chinnici e Antonino Saetta. Attualmente è pubblico ministero in numerosi processi a carico di mafiosi e si sta occupando dei casi riguardanti i rapporti tra mafia, politica e istituzioni, come una delle pagine più indegne della storia Repubblicana: “la trattativa Stato/Mafia”. Sono terribili e agghiaccianti le parole intercettate al boss corleonese Totò Riina, nel cortile del carcere milanese di Opera: "Io dissi che lo faccio finire peggio del giudice Falcone, perché questo Di Matteo non se ne va, ci hanno chiesto di rinforzare, gli hanno rinforzato la scorta. E allora se fosse possibile a ucciderlo, un’esecuzione come eravamo a quel tempo a Palermo". Riina e “Cosa Nostra” vogliono morto il giudice Nino Di Matteo, senza giri di parole. E numerosi pentiti hanno confermato che il superlatitante Matteo Messina Denaro ha ordinato da tempo l’assassinio del magistrato. Pare, inoltre, che almeno una parte del tritolo sarebbe arrivato in Sicilia proprio dalla nostra Regione, la Calabria.
Abbiamo chiesto all’Amministrazione Manna e a tutti i Consiglieri della nostra città, quindi, di poter esporre uno striscione “Noi stiamo con Nino Di Matteo” all’entrata del Palazzo Comunale e di attivarsi per il conferimento a Di Matteo della cittadinanza onoraria di Rende, per il contributo dato con la propria opera alla promozione della legalità e alla crescita civile dello Stato, esprimendo con questo gesto piena solidarietà, senso civico e morale di una comunità che intende rendere omaggio ad un uomo, simbolo di un’Italia che con dedizione, impegno e senso del dovere, porta avanti il proprio lavoro di ricerca della verità, nonostante le violente pressioni a cui lui ed i suoi familiari sono sottoposti.
È nostro dovere coltivare la passione civile ed evitare di adeguarci alla deriva prevalente di un Paese sempre più indifferente alla giustizia, insofferente alla verità, all’indipendenza della Magistratura ed alla tutela vera dei valori costituzionali. La solidarietà e la cittadinanza onoraria al giudice Nino Di Matteo, rientra nella logica di non lasciare soli i servitori dello Stato che svolgono con diligenza il proprio lavoro, ed è un atto dovuto per l’attività che sta svolgendo ed i rischi a cui è esposto, la massima attenzione e vicinanza da parte dei cittadini e delle istituzioni.
Riteniamo che ogni Comune italiano - conclude Miceli - abbia il dovere di mandare un messaggio forte, chiaro ed inequivocabile di grande vicinanza e sostegno e chiediamo a tutte le coscienze civili e democratiche del Consiglio Comunale, di non lasciare solo questo coraggioso magistrato e di sostenere la mozione, mettendo da parte bandiere ed appartenenze politiche."