Sacal, Fiamma tricolore: “Il responsabile paghi”
“La drammatica vicenda SACAL, esplosa con la stessa forza di un uragano, non sembra arrivare ad una soluzione, resta, al momento, una realtà infetta in cui sono piovuti ben undici untici avvisi di garanzia, riferentesi a figure attuali e del passato, tra cui il presidente Massimo Colosimo, il Direttore Generale Pierluigi Mancuso e la Dottoressa Ester Michienzi responsabile dell’Ufficio del personale, tutti sulla graticola della giustizia, che per una serie di video - registrazioni ha, in pratica, messo alla sbarra vertici e seguaci con accuse pesanti che si configurano dal falso in bilancio, turbativa d’asta, assunzioni falsate e altro, in un lungo elenco capace di far ancora inorridire il comune cittadino se pur ormai abituato agli scandali creati con la complicità politica”. È quanto scrive Fiamma tricolore Catanzaro.
“Noi, come esponenti del MSI censuriamo soprattutto i comportamenti di chi, designato o designatore, è coinvolto nella vicenda in nome di quel centro-destra con cui anche il MSI –Fiamma Tricolore è stato in passato alleato. Un vergognoso comportamento che deve far riflettere le coscienze oneste, un attaccamento morboso alla poltrona. Al contrario, fossero coerenti con l’indicazione che li ha portati a quei livelli di rappresentatività gestionale, avrebbero dovuto autosospendersi per il rispetto all’ideale d’appartenenza. L’attimo di una politica credibile e seria viene costantemente annullato e disatteso da personaggi simili, toccati dal dito della magistratura, elementi che contro ogni logica trovano anche un fattore di solidarietà espresso, a gran voce e sulla stampa, come la sviscerata dichiarazione del sindaco di Catanzaro in un evidentissimo connubio di illogico quanto smodato campanilismo.
Il dato inquietante è l’assistere ad un accettare,da parte di molti, le risultanze negative, arrivando a giustificare i soggetti che hanno prodotto questa ignominia sociale, dequalificando, almeno nella formula immagine, l’aeroporto il suo passato e il faticoso domani messo in piedi per quelle ricercate ali all’economia calabra. Questi soggetti sono ancora impassibili al loro posto, certi che nulla e nessuno potrà colpirli, l’avviso di garanzia ricevuto rappresenta, per questi soggetti, solo un pezzo di carta che, visti i fatti e le situazioni odierne, non impensierisce minimamente.
E’ il momento di avere di dire basta a questo continuo degrado, uno stillicidio che arriva in costante consumazione su tutto e su tutti, un agire comunque con due pesi e due misure, la dove l’energia e la severità doveva essere integerrima si è dimostrata blandamente un passaggio superficiale, mentre nel passato, la spada di Damocle ha colpito pesantemente, non dimentichiamo i cinque operai, sospesi, arresti domiciliari, privati del cartellino di circolazione aeroportuale e licenziati. Come mai? Per concludere, i fatti SACAL di oggi, sono una pesante offesa al vivere civile e non possono essere eliminati con un plateale colpo di spugna. Se i personaggi citati hanno sbagliato debbono pagare”.